Sanità? emergenza continua

Stanno arrivando le prime stabilizzazioni in sanità ma il loro numero è cosi' esiguo da sembrare una goccia nel mare. Veniamo da anni di gravi carenze organiche e i servizi sanitari complessivamente erogati al cittadino in continua diminuzione. Ma nella Pa esiste anche un altro problema: la bomba demografica che acuita dalla Riforma Fornero determina problemi ad oggi irrisolvibili. La Fornero ha ritardato l'età della pensione per migliaia di lavoratrici e lavoratori, la forza lavoro italiana è la piu' vecchia d'Europa nella Pubblica amministrazione, passati alcuni anni è arrivata per tanti l'età pensionabile e da qui a 5 anni avremo il 30% della forza lavoro in meno. Come si pensa di fronteggiare questa reale emergenza?

Le soluzioni ci sarebbero, basterebbe che il Governo e la Ministra Buongiorno avessero sufficiente coraggio e determinazione, dalla cancellazione di ogni blocco al turn over, alle assunzioni in 12 mesi di tutti i precari aprendo le porte ad un decreto per nuove stabilizzazioni, sospensione dei tetti di spesa almeno per un triennio, riscrittura delle norme contrattuali che limitano il salario accessorio.

Per esempio un intervento urgente sarebbe quello di rimuovere  la normativa che limita la spesa assunzionale fino al 2020 ad un rapporto invalicabile pari  all’1,4%  rispetto alla spesa del 2004. Se sistema sanitario è alla canna del gas, se la popolazione invecchia e necessita di assistenza, come sarà possibile imporre una regola di bilancio rigida e decisa dai fautori dell'austerità senza prima vagliarne le conseguenze sociali?

Tra pochi mesi scadrà il contratto appena siglato che poi arrivava dopo 9 anni di blocco, ebbene in quasi dieci anni di assenza contrattuale niente è stato fatto per incrementare realmente iul potere di acquisto rivendendo al contempo gli ordinamenti professionali, il sistema di classificazione e di accesso alle varie professioni. Sarà per questo motivo che iniziamo a esportare infermieri e Oss nel nord Europa salvo poi affidarsi a cooperative o interinali dove sottopagata ritroviamo la forza lavoro italiana e non. ecco uno dei paradossi del sistema sanitario tra poli di eccellenza, professori superpagati da una parte e ospedali al collasso e miserie contrattuali a macchia di leopardo lungo la penisola.

E nel frattempo alcune malattie che credevamo debellate sono tornate a manifestarsi (e la colpa non è tanto dei migranti ma della carenza di cure e prevenzione del sistema sanitario), la prevenzione è sempre meno diffusa, i tempi di attesa per una tac o una risonanza troppo lunghi specie quando servono a individuare una malattia intervenendo tempestivamente con adeguate cure.

Anche questo Governo sta sottovalutando l'emergenza sanità e a rimetterci saremo soltanto noi tutti\e.

Redazione Pisana Lotta Continua.

Pubblicato da Delegati e Lavoratori Indipendenti Pisa