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Il taglio delle tariffe Inail è tra le misure del Governo, dicono indispensabile per abbassare il costo del lavoro inserendo a tal proposito una norma nella manovra di bilancio. È evidente che questa decisione abbia delle ripercussioni sulle casse Statali, i nuovi tariffari più bassi per le imprese costeranno all'anno circa 1,7 miliardi. L'ennesimo regalo alle imprese o una misura indispensabile per la ripresa del paese e al fine di favorire l'occupazione?

Noi pensiamo che si tratti dell'ennesimo cedimento alle imprese che del resto l'abbattimento dei costi Inail lo avevano chiesto giorni fa al tavolo delle Piccole e medie aziende convocato dal Ministro Di Maio all'indomani di un altro tavolo organizzato da Salvini con le associazioni favorevoli alla Tav.

Al governo ormai si fa a gara tra Lega e 5 Stelle per mostrarsi sempre più accondiscendenti alle imprese guadagnando il loro plauso.

Non a caso un altro emendamento alla manovra è già pronto, quello per aumentare la deducibilità dall’Irpef e dall’Ires dell’Imu sugli immobili delle imprese strumentali alla loro attività, altro provvedimento che avrà bisogno di adeguata copertura nella Legge di Bilancio. 

Il rischio che corriamo è vedere la Casa depositi e prestiti dissanguata non per politiche del lavoro ma solo per favorire le imprese senza certezza alcuna sul ritorno occupazionale. E sempre tra le spiacevoli novità potrebbe esserci il coinvolgimento delle imprese anche nel reddito di cittadinanza

È questa la risposta del Governo a Confindustria e alle sue richieste di favorire grandi opere, infrastrutture e riducendo il costo del lavoro.

E ricordiamo agli innumerevoli smemorati che proprio il taglio delle tariffe Inail è una storica richiesta delle imprese nonostante che il numero degli infortuni e delle morti sul lavoro non sia diminuito e le malattie professionali risultino in continua crescita.

FEDERICO GIUSTI -- Pisa