non-luoghi

I nonluoghi sono diffusi nelle metropoli, e non solo, trattasi di spazi che per quanto frequentati e affollati vedono ciascun individuo solo, anonimo. Sono scenari diffusisi per esempio negli ipermercati , nelle infrastrutture come autostrade, stazioni, aeroporti ma anche le catene alberghiere con le loro camere intercambiabili, oppure i campi profughi ghetto che sono alle porte di tante città dove l'afflusso dei migranti ha avuto effetti devastanti.
Da molti anni ormai i non luoghi sono gli spazi privilegiati nei quali si consuma la mercificazione dell'umanità, ma l'apertura di ipermercati viene sovente considerata anche come impulso alla rigenerazione urbana.
Evidentemente la creazione di nuove grandi superfici a fini commerciali viene considerata una sorta di necessità per trainare la riqualificazione di quartieri, anzi sovente vengono ridisegnati quartieri, spazi collettivi, aree edificabili e non, in funzione dei centri commerciali.
Intere aree cittadine sono abbandonate all'incuria, serve veramente il traino di un centro commerciale per il loro rilancio?
O piuttosto siamo in presenza di scelte deliberate per poi favorire processi di mercificazione degli spazi che all'occorrenza vengono presentate come occasione per riqualificare le aree urbane? E invece di cementificare ulteriori parti del nostro territorio perché non si riutilizzano gli spazi abbandonati in una ottica non solo ecologista ma anche di razionalizzazione delle città?
Giorno dopo giorno la questione urbanistica, i piani urbanistici dei comuni, le scelte in materia di viabilità, la gestione dei centri storici, stanno diventando argomenti dirimenti di una visione/pratica della società e della città.
Nelle metropoli dove domina l'Airbnb*, l'espulsione dei ceti popolari dai quartieri del centro, la costruzione delle città vetrina, si va affermando una nuova idea di città mercificata. E questa idea è diversa dalla nostra, noi che continuiamo a dire che i centri storici vanno recuperati e non solo a uso speculativo, che le aree mai terminate di costruire da recuperare prima di pensare ad ulteriori colate di cemento, noi che pensiamo a dei luoghi di socialità da preferire ai non luoghi metropolitani.
Ora viene la parte più difficile: passare dalla teoria alla pratica, farlo in fretta prima di essere sommersi dalle speculazioni

*Airbnb è una nuova opzione di alloggio per i viaggiatori – e un nuovo modo per fare soldi extra se si dispone di un po’ di spazio libero nelle vostre case.
Il sito Airbnb funziona come una comunità online che connette i viaggiatori e gli host (= i proprietari). I membri possono elencare e affittare i loro appartamenti, o anche solo una stanza, agli altri membri per un breve periodo. Airbnb gestisce tutti i soldi e prende una percentuale sulle transazioni.

Federico Giusti – Pisa