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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

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E quali sarebbero gli effetti positivi dei decreti sicurezza?

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"Non vanifichiamo gli effetti positivi dei decreti sicurezza", la frase viene attribuita dalla stampa odierna al Movimento 5 Stelle in merito alla discussione in seno al Governo sulle modifiche da portare ai decreti sicurezza.

Si parla ormai di semplice modifica e non di cancellazione dei decreti, questione non solo di natura lessicale ma contenutistica perché i decreti della vergogna (così ribattezzati da molti) andrebbero cancellati in toto.
La discussione è ancora in corso e gli esiti sono tutt'altro che scontati, la nostra impressione è che si muoverà solo nel solco delineato dal Presidente della Repubblica ripristinando le precedenti condizioni per il rilascio dei permessi di soggiorno ai rifugiati e prevedendo la iscrizione anagrafica nei comuni dei richiedenti asilo.

Poi si potrà anche ottenere nuovi «permessi di protezione speciale» per i migranti in arrivo dalle nazioni dove si vìola l’articolo 10 della Costituzione, quello che prevede il diritto di asilo allo straniero proveniente da nazioni dove siano violate le norme democratiche comunemente intese (dittature per intenderci, il che poi non rassicura gli attenti osservatori consci del riconoscimento da parte della Ue di tanti governi autoritari con i quali si fanno affari, o se preferiamo export\import).

Su qualche giornale parlano anche di ripristinare le  vecchie sanzioni\ pene per blocco stradale ma su questo punto leggiamo notizie contrastanti.
Di sicuro una sintesi con posizioni condivise è tutt'altro che scontata, basterebbe ricordare che in seno al Governo c'è chi (a partire dal Presidente del Consiglio) quei decreti li ha votati e sostenuti.

A cosa dobbiamo allora il cambio di rotta? Si sicuro non allo ius soli che continua ad essere ignorato e men che mai dalla attenzione verso codici penali a nostro avviso sempre meno autorevoli e sempre più autoritari e repressivi per condotte legate a manifestazioni sindacali e di natura sociale.

Sia ben chiaro che recuperare lo Sprar e rivedere le norme sul diritto di asilo sarebbe già un bel passo in avanti ma assolutamente insufficiente, poi si continua a parlare dei decreti solo per la parte relativa ai migranti dimenticando il cosiddetto decoro urbano e la necessità di rivedere il codice penale in nome del quale sono arrivate multe di migliaia di euro a lavoratori, sindacalisti e solidali con vertenze operaie, protagonisti di blocchi dei cancelli repressi e oggetto di centinaia di denunce.

E, in attesa di un accordo nel Governo, cresce la nostra preoccupazione che i decreti sicurezza siano solo rivisti lasciando fuori innumerevoli questioni altrettanto importanti dello Sprar e del diritto di asilo, il che dovrebbe indurre a credere che la volontà del Governo sia quella di mantenere inalterato l'apparato repressivo a cui ricorrere in occasione di lotte sociali, scioperi e manifestazioni di piazza.
Ci auguriamo di essere smentiti quanto prima, saremo i primi a riconoscere al Governo il coraggio di porre fine ai decreti della vergogna

Redazione pisana Lotta Continua -- febbraio 18, 2020

 

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