elezioni

Elezioni Regionali 2020 e campagna Referendaria, alla vigilia del voto domina l'incertezza sugli esiti, dando quasi per scontata la vittoria del Si (ma nel frattempo la forbice tra i due schieramenti pare essersi decisamente assottigliata)

Un anno fa, nell' Ottobre 2019, la Camera votava quasi alla unanimità (553 sì 14 no e 2 astenuti) la riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari, oggi alcuni dei partiti favorevoli sono passati al No, numerosi parlamentari hanno cambiato idea e in ogni partito, eccetto il Movimento 5 Stelle pasdaran del Si, non mancano fronde e posizioni contrarie.

Tutti i partiti, eccetto + Europa, votarono per la riduzione del numero dei deputati da 630 a 400 deputati e dei senatori da 315 a 200.

È innegabile che dietro alla riduzione dei parlamentari si cela non solo il disegno anti casta, ma una idea della rappresentanza democratica che di democratico ha ben poco riportandoci ai tempi del liberalismo di fine ottocento quando, per essere eletti in parlamento, bisognava avere ingenti capitali e sostegni a disposizione.

Per le elezioni regionali lo scontro è tra Pd e Lega con il sostegno di liste civiche e partiti dei due schieramenti, gli esiti sembrerebbero scontati solo in tre regioni, in Veneto (con Zaia vincente per il centrodestra) in Liguria (vittoria di Toti del centro destra) e in Campania (De Luca per il centro sinistra).

Una campagna elettorale che ha lasciato fuori gli argomenti dirimenti, primo tra tutti le politiche economiche e sociali, quelle del lavoro, i contenuti del Patto di rilancio e resilienza (http://www.politicheeuropee.gov.it/media/5378/linee-guida-pnrr-2020.pdf)

Dal piano Colao alle Linee Guida, argomenti dei quali si è parlato ben poco, eppure i soldi della Ue, la riforma della Pubblica amministrazione, le riforme del welfare e del lavoro hanno ripercussioni ben precise sulla classe lavoratrice nonostante i silenzi dei sindacati complici.

Di questo e di molto altro dovremo presto iniziare a discutere prima che lo facciano gli altri a vantaggio dei padroni e sulla nostra pelle