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Ieri mattina all'alba il presidio degli operai Texprint a Prato, che da mesi stanno protestando per le condizioni di lavoro e per i loro diritti, è stato sgomberato da Polizia e Polizia Municipale. Sono 4 gli operai arrestati e malmenati, a cui va la nostra piena solidarietà. Ma la solidarietà non basta: l'attacco violento alle lotte dei lavoratori e alla loro incolumità va respinto con una mobilitazione generale che rovesci finalmente i rapporti di forza tra le classi subalterne e gli apparati statali e padronali. Non dimentichiamo che recentemente ci sono stati un operaio ucciso e alcuni feriti, unicamente perché osavano rivendicare condizioni di lavoro più umane, o il solo diritto al lavoro e a una paga decente.

Va inoltre rovesciata la vergognosa informazione a redazioni unificate che invoca il "decoro" e la sicurezza, quando è proprio la violenza delle istituzioni a minacciare le condizioni di vita di chi lavora.

I collegamenti e la controinformazione sono sempre più essenziali per poter insorgere contro questo attacco e contro la restaurazione industriale.

Texprint è una vertenza che va avanti da moltissimi mesi, alla quale si aggiunge GKN e altre in Italia e in tutto il mondo, gli operai Stellantis lottano in USA e in Canada.

A fronte della costante disinformazione è necessario rinnovare le manifestazioni e l'organizzazione di classe: per questo lo sciopero generale dell'11 ottobre potrà essere davvero un momento di svolta.

Lo scontro delle forze materiali, come quello di stamattina a Prato, deve servire per stimolare una ripresa dell'iniziativa politica su tutti i fronti, senza timori, convinti della necessità delle lotte degli oppressi. Oggi, e domani, abbiamo un mondo da guadagnare!

Solidarietà ad Abdou, Arturo, Lapo, Milly e ai lavoratori Textprint.

Lotta Continua  Firenze