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Caso Assange: l’occidente sprofonda in una tirannide liberticida

‘’In questo momento essere intelligenti e informati è un danno per la felicità perché le cose sono di merda e più capisci più è difficile essere felici.’’ Caitlin Johnstone

La possibile condanna all’estradizione del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è il governo degli Stati Uniti d’America che (come ha spiegato la giornalista Caitlin Johnstone) difende il suo diritto di mentire. Qual è la differenza fra USA, Israele, Gran Bretagna e l’Arabia Saudita? Ha ragione la Johnstone, semplicemente ‘’la velocità’’ delle esecuzioni.

In concomitanza alla sentenza che riconosce il diritto del governo ‘’dem’’ nord-americano (appoggiato dalla lobby progressista europea) di rivendicare l’estradizione di Julian, l’imperialismo USA ha rimesso in moto i gangli vitali dello Stato profondo rilanciando la ‘’guerra perpetua’’ contro la Federazione Russa e la Repubblica popolare cinese, una operazione d’intelligence che coinvolge diversi governi borghesi, da Londra a Canberra:

‘’La cospirazione internazionale contro Wikileaks, nei giorni scorsi, ha rimesso in campo le pedine della NATOstan, da Londra a Camberra il peggio del Deep State globalizzato: (a) lo Stato profondo dei ‘’progressisti’’-neocons, a ridosso della sentenza, ha bloccato l’inchiesta della magistratura spagnola riguardante l’operazione di spionaggio coordinata dalla CIA attraverso l’agenzia d’intelligence di David Morales, ai danni del fondatore di Wikileaks; (b) la testata WSWS ha rivelato, attraverso una serie di documenti ufficiali declassificati, che l’asse neo-conservatori/neo-liberisti manipolò il governo australiano trasformando Canberra in una appendice neocoloniale dei Cinque (ormai Nove) Occhi teleguidati da Washington.’’ 1

Con la testata antimperialista L’Interferenza, non ci siamo mai stancati – in linea col sito marxista World Socialist Web Site – di ricordare ai nostri lettori che soltanto la mobilitazione della classe operaia globale può salvare il fondatore di Wikileaks da una morte certa. L’Occidente, all’ombra del Covid-19, sta diventando una tirannide liberticida: non si tratta d’una ‘’dittatura sanitaria’’ come scrivono i media dell’Alt Right, ma il processo dissolutivo dello Stato di diritto è una conseguenza diretta della dittatura economica permanente. I proletari globali devono ribellarsi, non hanno che da perdere le loro catene.

L’estradizione è sempre più vicina, ciononostante lo Stato profondo (sistema di potere che si sovrappone alla borghesia tradizionale) preferirebbe ‘’suicidare’’ Assange: dall’ipotesi avvelenamento al coronavirus, la CIA nei prossimi mesi inizierà a consegnarci il Teatro dell’Orrore della nuova normalità post-pandemica, la ‘’società della paura’’. Il mondo del giornalismo è in ginocchio, mentre la sinistra tradizionale s’è trasformata in una appendice neocoloniale delle lobby puritane ed Anglo-Sioniste: l’’’americanismo bastardo’’, non è una proiezione del colonialismo novecentesco nel ventunesimo secolo, configura un nuovo modo d’intendere le guerre dove intere aree geografiche, martoriate da conflitti etnici e ‘’religiosi’’, sprofondano nel caos definito dai tecnici del Pentagono ‘’guerra eterna’’, ‘’colpisci e terrorizza’’. Con cinismo e nella totale indifferenza, i neoconservatori hanno pianificato la distruzione di tre/quarti del pianeta, responsabilità condivisa dal complesso militar-industriale con l’Elite aziendale europea:

"Questo è per l'interesse degli Stati Uniti, che decidono molto carriere nel giornalismo e nel mondo degli affari. Oltre alla loro potenza c'è il sistematico inginocchiamento della maggior parte dell'informazione.’’ 2

La giornalista Stefania Maurizi, autrice del libro Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange (Chiarelettere, 2021), intervistata dalla testata antimperialista l’Antidiplomatico, ha (correttamente) imputato il ‘’giornalismo di regime’’ d’essere una proiezione neo-colonizzata d’alcuni pezzi d’intelligence ‘’yankee’’:

"Nessun giornalista delle migliaia che ha scritto sul caso in questi anni ha cercato di ottenere i documenti. Mi sono ritrovata da sola a mettere in piedi una battaglia legale con 4 paesi. Come è possibile che un uomo che ha mostrato i crimini degli Stati Uniti in  Afghanistan e in Iraq ha perso la libertà? Nessuno cerca i documenti. C'è voluta una giornalista italiana da sola a mettere in piedi una battaglia legale su 4 giurisdizioni, perché nessuno l'ha fatto. Questo è lo stato della nostra informazione" (Ibidem)

Non chiamiamolo giornalismo, è manipolazione: in regime capitalista, l’informazione rappresenta il mercimonio delle fake news. L’analista antimperialista Caitlin Johnstone è fra i pochi osservatori della politica internazionale (in Italia segnaliamo Manlio Dinucci e Fulvio Grimaldi) capace di rapportare la natura di classe della pandemia alla costruzione della società del controllo globale, leggiamo:

''Attualmente hai una probabilità molto più alta di morire a causa di una guerra nucleare istigata dal tuo governo o dai suoi alleati rispetto al rifiuto di qualcun altro di prendere un vaccino contro il Covid. Si sente parlare di quest'ultima minaccia ma non della prima perché i mass media esistono per proteggere le agende imperialiste dal controllo.'' 3

Attualmente abbiamo una probabilità molto più alta di morire a causa d’un incidente sul posto di lavoro, provocato in modo premeditato dalla Confindustria, rispetto al rifiuto di prendere un vaccino (rigorosamente prodotto da Big Pharma) contro il Covid. La (vera) minaccia si chiama capitalismo. Il fascismo aziendale ha gettato la maschera: Joe Biden e Boris Johnson rilanciano la dottrina della ‘’guerra senza fine’’ condannando a morte i loro oppositori. Occidente, simulacro d’una dittatura.

http://www.linterferenza.info/esteri/lasse-neoliberistaneocons-vuole-la-vita-assange/?fbclid=IwAR2881DQe0GA5z2G4FoHIWhOAuMKMuHbRTe3bFzUwCkwm-nJ4Qr033rIvW4

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-intervista_esclusiva_a_stefania_maurizi_su_assange_la_stragrande_maggioranza_informazione_inginocchiata_agli_usa/5496_44321/

https://caitlinjohnstone.com/2021/12/11/the-assange-case-is-the-us-defending-its-right-to-lie-notes-from-the-edge-of-the-narrative-matrix/?fbclid=IwAR2T3Gs150BUvdd-za3-Y6pKE-KzUtRfYMTSVJ4LoNBV_pp09vQ8jXs_ym0

Stefano Zecchinelli