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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Quando padroni e sindacati la pensano allo stesso modo sui salari

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Il potere d’acquisto dei lavoratori è fermo, la crisi è iniziata nel 2007/8 e da quella crisi non siamo ancora usciti. Le statistiche potranno anche essere manipolate e lette con parzialità, i risultati ottenuti con metodi analitici differenti ma alla fine i numeri non ammettono obiezioni.La crescita zero ha avuto un risultato: aziende e sindacati hanno fatto fronte unico rispetto al Governo, eppure le aziende hanno non poche responsabilità avendo spesso disinvestito in ricerca e modelli produttivi all'insegna della innovazione tecnologica optando invece per la riduzione del costo del lavoro e gli ammortizzatori sociali. È quindi possibile un'alleanza tra lavoratori e padroni per il...
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Pubblico impiego: il crollo dei dipendenti in meno di 10 anni

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Dieci anni o poco meno all'insegna della riduzione di personale nella Pubblica amministrazione, è quanto emerso dal dossier che analizza, con il conto annuale del pubblico impiego (reperibile on line sul sito della Ragioneria di Stato), la spesa di personale e la distribuzione dei dipendenti tra i vari comparti.A fine 2017 i dipendenti pubblici erano 3.243.435, dei quali circa 240 mila precari, insomma circa 250 mila in meno di pochissimi anni or sono. È evidente che anni di blocco delle assunzioni abbiano pesato non poco in comparti come quello statale o negli enti locali e in sanità, gli effetti sono a tutti palesi...
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Medioriente ancora di salvezza del capitalismo italiano?

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Le esportazioni italiane in Medio Oriente derivavano dalla vendita di armi e dalla presenza di industrie e di costruttori edili, l'export nell'ultimo anno ha subito un forte rallentamento. Perché quest'area un tempo strategica per il made in Italy oggi non lo è più?  Intanto escludiamo in partenza ragioni umanitarie perché il nostro paese è tra i principali fornitori di armi dell'Arabia Saudita che da anni sta bombardando lo Yemen con migliaia di morti tra i civili, una guerra dimenticata dai media per non inimicarsi il potente paese del Golfo che resta tra i principali produttori di greggio al mondo.  Appunto il...
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"Vogliamo tutto" di Nanni Balestrini. Recensione di Giuseppe Muraca

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1969: 50 anni dopo /1Nell'ambito della cosiddetta "letteratura politica" post-sessantottina Vogliamo tutto di Nanni Balestrini (Feltrinelli, Milano 1971, poi Garzanti, ivi, 1974. Si citerà sempre da questa edizione) occupa per diversi motivi un posto del tutto particolare. L'autore era stato uno dei rappresentati di punta del gruppo '63 e si era distinto nel corso degli anni Sessanta, oltre che per le sue doti di infaticabile organizzatore culturale, per una serie di prove poetiche arditissime, alcune delle quali addirittura fabbricate con il calcolatore IBM, che avevano suscitato al loro apparire scandalo e disapprovazione nell'ambito dell'establishment culturale italiano.    Come tutti i rappresentati della...
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Tra luoghi comuni e narrazioni tossiche: a proposito di capitalismo

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Imperversano luoghi comuni e mezze verità, narrazioni tossiche che dipingono i paesi a capitalismo avanzato come le nazioni dove sarebbe più facile trovare lavoro (ma ancora più facile è perderlo) . In realtà l’occupazione è quella a basso costo che richiede scarsa scolarizzazione, la parte debole della filiera produttiva occupata dalla forza lavoro spesso migrante, per eccellenza ricattabile e senza diritti (per esempio nei paesi dove i diritti dei migranti  e dei richiedenti asilo sono costantemente minacciati). Ogni giorno, in Italia, leggiamo di professionalità mancanti perché il sistema scolastico e la formazione pubblica e privata non hanno provveduto a sviluppare percorsi...
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Le misure a disposizione dei padroni

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Quanti di noi hanno stabilito una connessione tra quota 100, anticipo pensionistico, esuberi e ricambi generazionali? Pochi, la tendenza diffusa e maggioritaria è quella di guardare solo ai singoli aspetti senza cogliere i nessi che legano i vari provvedimenti in atto. Le letture possono essere molteplici ma quale sarà invece la logica che unisce le varie politiche? Intanto una premessa: aziende private ed enti pubblici sono alle prese con la necessità del ricambio generazionale che poi si traduce anche nel pensionamento di forza lavoro a un costo decisamente maggiore di quella che verrà assunta nei prossimi anni. La staffetta generazionale non...
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Impoverimento generale e intensità dello sfruttamento

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 Questa la notizia di oggi (da Repubblica Online) “I salari hanno perso mille euro di potere d’acquisto negli ultimi sette anni. L’allarme viene da un rapporto della Fondazione Di Vittorio, think tank della Cgil, che mette a confronto le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti italiani con quelle del passato e le paragona a quelle degli altri grandi Paesi europei. Il risultato è sconfortante: in Italia gli stipendi si sono ristretti mentre all’estero, in particolare in Germania e Francia, sono saliti. Il rapporto della Fondazione Di Vittorio elenca i dati delle retribuzioni lorde (vanno tolte tasse e contributi), utilizzando le più recenti...
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Gli scioperi del 1 marzo 1944: una lotta operaia che ha segnato la storia d'Italia

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 Come sempre ricordiamo gli scioperi operai del 1 marzo 1944.Scioperi rivolti contro l’invasore nazifascista.Scioperi che segnarono un punto di svolta nella Resistenza dimostrandone il radicamento nei settori decisivi della classe operaia delle grandi fabbriche.Da ricordare ancora, in questo giorno così importante per la nostra memoria storica, l’efferatezza che reca sempre con sé la guerra.Gli scioperi del 1 marzo 1944 furono prima di tutto un atto di “fierezza operaia” anche se furono soprattutto il frutto di una meticolosa organizzazione politica.  Quella giornata va tenuta ancora come esempio di sacrificio e di dedizione alla causa comune della pace e della dignità umana ricordando...
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Occupati e disoccupati: qualche numero

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I primi mesi del 2019 e gli ultimi del 2018 non aggiungono nulla di nuovo a quanto già sapevamo, ossia che la tanto decantata ripresa occupazionale non c'è e a dirlo sono i dati Istat. Economia in crisi non genera occupazione, ecce perché abbiamo sostanzialmente meno occupati e ci riferiamo a lavori dipendenti e agli autonomi da anni ormai in caduta libera. Stando alle cifre qualche migliaio di posti di lavoro in più va pur registrato, effetto del decreto legge sui tempi determinati che obbliga aziende e cooperative alla stabilizzazione, magari ricorrendo a contratti part time. Se qualche posto di lavoro...
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Il controllo del lavoratore

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Quando il controllo sui lavoratori diventa sempre più asfissiante* Il grande fratello non è una trasmissione televisiva ma realtà, dallo Statuto dei lavoratori del 1970 sono trascorsi quasi 50 anni, i controlli sui lavoratori sono diventati sempre più pressanti e invasivi, l'apporto della tecnologia li ha trasformati in strumenti con cui incutere paura e rassegnazione, soprattutto nell'era dei licenziamenti illegittimi senza obbligo di riassunzione. Badge sostituito dalle impronte digitali per accertare le presenze, smartphone attraverso cui tracciare, minuto dopo minuto, la presenza e la esatta posizione del dipendente, algoritmi utilizzati allo scopo di ridurre i tempi morti e intensificare lo sfruttamento. Con...
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Piaggio: utili alle stelle e dipendenti nelle stalle

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Nell'arco di un ventennio la forza lavoro in Piaggio è diminuita di quasi due terzi, tra delocalizzazioni, pensionamenti, esternalizzazioni e appalti. La crisi della Piaggio ha avuto ripercussioni negative sull'indotto della Valdera con la chiusura, o il fortissimo ridimensionamento, di alcune aziende che agivano in regime di monocommittenza. Da anni operai\e attendono il passaggio da part time (stagionali) a full time, nel frattempo ci sono stati centinaia di pensionamenti, eppure dopo tanto tempo siamo ancora a parlarne. Intanto il Bilancio Piaggio 2018 si è chiuso con la crescita dell’80% dell’utile netto.  I ricavi netti, così come il margine lordo industriale, risultano in...
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Raccontare la working class. Intervista a Alberto Prunetti.

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 Sul numero di Lotta Continua in diffusione (scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)Innanzitutto grazie per la disponibilità. Sappiamo che non è semplice trovare degli scampoli di tempo per questo genere di interviste e quindi apprezziamo molto la tua disponibilità.Abbiamo pensato a te per l’intervista perché’ grazie al tuo lavoro la working class, nelle sue sfaccettature contemporanee, torna ad essere protagonista, oggetto e soggetto di un tipo di narrazione ibrida, capace di unire analisi “sociologiche” e esperienze di vissuto personali e collettive. In tal senso la tua opera (pensiamo ad Amianto e 1o8 metri) contribuisce alla ricostruzione di un immaginario “proletario”, capace di tessere insieme la storia di tuo padre,...
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Cosa succede alla Cooperativa Facchinaggio e Trasporto di Novoli?

Stand-Ortofrutticolo-CAAT
CFT, cooperativa con migliaia di dipendenti, presente in tanti settori, dalla logistica al verde, dal trasporto aereo (handling) agli appalti pubblici. Un autentico colosso presente in Toscana e in altre regioni del Nord, la COOPERATIVA FACCHINAGGIO E TRASPORTO MERCATO ORTOFRUTTICOLO NOVOLI è fondata nel 1974 dalla trasformazione dell'originario “gruppo” dei facchini del mercato ortofrutticolo di Firenze che era già attivo agli inizi del ‘900 nel vecchio mercato di Piazza Ghiberti.È la storia di tante cooperative nate un secolo e passa fa per creare occupazione in settori disagiati riconoscendo ai soci diritti e salario, forme di assistenza medica e sanitaria allora non esistenti.La...
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La guerra dei prezzi. Perché dobbiamo sostenere la lotta dei pastori sardi

Latte-Sardegna
Laura Castellani e Marco MontanariPubblichiamo un articolo sulla mobilitazione dei pastori sardi di Laura Castellani e Marco Montanari, già pubblicato sul loro blog "Dalla parte del cavolo". Ci sembra un utile contributo alla discussione sulla considerazione che agricoltori e pastori hanno dentro i rapporti sociali esistenti. Di seguito il comunicato dell'Associazione rurale italiana. Quella di gettare il frutto delle proprie fatiche sull’asfalto non può che essere una scelta sofferta. L’alternativa era venderlo ad un prezzo irrisorio che nemmeno riesce a coprire i costi di produzione.E fa male anche a noi assistere a queste scene; ma quello che in questi giorni scorre...
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Non toccateci le domeniche...negli ipermercati

domenica
Mentre in Parlamento si discute, nel paese le aperture domenicali dei negozi diventano una questione dirimente per l'economia del paese. Che i toni si sarebbero alzati del resto era prevedibile, come era scontato che le grandi catene commerciali avrebbero combattuto ogni limitazione alla apertura no stop, 24 h al giorno, dei negozi. Gli imprenditori del commercio promettono battaglia e già hanno stanziato soldi per una campagna finalizzata bocciare un decreto legge che, se approvato, introdurrebbe  l’obbligo di chiusura di almeno 26 domeniche all'anno  oltre ad altre 12 festività nazionali, alcune delle quali soppresse. Il disegno di legge è attualmente in Commissione...
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Lo “storico” sciopero di 45.000 operai alla frontiera nord del Messico che scuote l’industria automobilistica del Nordamerica

sciopero
Manuel Hernández BorbollaGli impresari del settore manifatturiero riportano perdite per quasi 2 milioni di dollari al giorno, ad una settimana dall’inizio dello sciopero del lavoro.Uno sciopero operaio senza precedenti alla frontiera nord del Messico ha generato perdite milionarie nell’industria automobilistica dell’America del Nord. E gli impresari temono che la ribellione dei lavoratori possa estendersi ad altre regioni del paese dopo l’aumento decretato dal Governo del presidente Andrés Manuel López Obrador.Si tratta di quasi 45.000 lavoratori di 45 imprese maquiladoras (stabilimenti di assemblaggio) -nella loro maggioranza di autoricambi-, situate nella città di frontiera di Matamoros, Tamaulipas. Gli operai sono scoppiati in sciopero chiedendo un...
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#indivisibili- Appello per l'assemblea nazionale di domenica 10 febbraio a Macerata

indivisibili
In Italia esiste un’opposizione al governo Lega-5Stelle. Questo è il principale fatto politico che ci restituiscono le/i centomila indivisibili che hanno attraversato Roma lo scorso 10 novembre. Una mobilitazione che ha prodotto uno squarcio nel velo di quella “pace terrificante”, di quel “razzismo istituzionalizzato” e di quel “sordo e frustrato rancore” verso chi abita gli scantinati di questa società, che sembra regnare dall’insediamento dei giallo-verdi al potere. Un’alterità che, nonostante la propaganda dominante e sempre più di regime, esiste nella società ed ha avuto la forza di mostrarsi il 10 novembre, incarnata direttamente da tutti quei corpi che sono oggetto di...
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Uomini e caporali

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Noi siamo quei lavoratori senza un inquadramento definito su scala nazionale, in balia delle cooperative, dei municipi, degli oscuri funzionari che vi operano; dei direttori didattici delle scuole, etc. Qualche tempo fa venimmo pomposamente definiti “assistenti educativi e culturali”. Nel nostro mansionario è previsto di tutto e di più. Nelle intenzioni dei nostri " eroi moderni" saremmo quelli che, operando nella scuola, dovremmo: mettere in contatto quest' ultima con le famiglie dei disabili e con le insegnanti di sostegno, dovremmo coadiuvare il minore nel piano didattico, ma al contempo non interferire sulle linee guida Non dimenticando di risolvere le criticità e...
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Robot, macchine e crisi. Lavorare meno lavorare tutti

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Se positivi sono i risultati nel settore delle manifatture, il robot made in Italy è invece in difficoltà, risultato di anni nei quali la tecnologia e la ricerca non hanno avuto adeguato impulso dallo Stato anche se nell'occhio del ciclone entra il sistema dei finanziamenti pubblici e gli stessi centri di ricerca. Ormai 25 anni fa discutevamo della fabbrica robottizzata, le catene governate dai robot non hanno ridotto lo sfruttamento dei lavoratori, l'apporto tecnologico non ha determinato il rinnovamento delle merci prodotte, la tecnologia è stata al servizio del capitale  per espellere forza lavoro dal ciclo produttivo riducendo i costi e...
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Prendersi cura tanto da scioperare: lo sciopero delle insegnanti negli Stati Uniti

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 DI: Tithi Bhattacharya*La scorsa settimana le insegnanti di Los Angeles hanno scioperato. Questo dopo un anno di rivolte delle insegnanti - dall'ondata di sciopero della primavera del 2018 in West Virginia, Arizona e Oklahoma, allo sciopero storico delle insegnanti delle scuole private di Chicago. Tithi Bhattacharya spiega perché le insegnanti hanno scioperato in questo ultimo anno dal punto di vista della riproduzione sociale.Oggi (18 gennaio, ndr) più di 30.000 insegnanti stanno scioperando a Los Angeles. In diverse scuole, ci sarà un'azione di solidarietà da parte di assistenti, bidelle, lavoratrici del servizio di ristorazione, conducenti di autobus e di altri lavoratrici sindacalizzate...
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