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Non ci sono solo i contratti pirata ma anche contratti nazionali siglati da sindacati rappresentativi che sanciscono perdita del potere di acquisto
Negli anni compresi tra il 1990 e il 2020, i salari italiani hanno perso potere di acquisto mentre in ogni altra nazione i salari sono andati avanti
Nei paesi ex Urss c'è stato un incremento del potere di acquisto del 300% a fronte di salari decisamente bassi di 30 anni or sono, ma se confrontiamo i salari reali italiani con quelli francesi, tedeschi e del Nord Europa si capisce che il nostro paese ha subito una forte contrazione del potere di acquisto
Ci pare evidente che chiunque oggi parli di recupero del potere di acquisto dovrebbe fare i conti con le reali condizioni salariali, serve un salario minimo e contratti adeguati per restituire dignità agli stipendi nel pubblico e nel privato
E non ci vengano a dire che tutto deve essere demandato alla contrattazione nazionale visti i risultati ottenuti
In Italia, infatti, nel 2020 il salario medio è di 37,8 mila dollari (circa 32,7 mila euro). In Spagna è di 37,9 mila dollari. Nell'Ue, gli stipendi più alti sono in Lussemburgo (65,8 mila dollari), seguito da Olanda (58,8 mila) e Danimarca (58,4)
Basta salari da fame!
Redazione pisana di Lotta Continua Da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com
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