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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Il lungo secolo dell'imperialismo Usa. Incontro Biden e Draghi: la sempre verde sudditanza dell'Italia agli Usa

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Il lungo secolo dell'imperialismo Usa. Incontro Biden e Draghi: la sempre verde sudditanza dell'Italia agli Usa «Italia grande alleato degli Stati Uniti. Putin non è riuscito a dividerci», sono queste le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Draghi in visita ad Washington dove ha ribadito la sudditanza italiana al potente alleato Usa. La scelta di Biden di intensificare l'invio di armi di ultima generazione all'Ucraina (dove già operano migliaia di contractors proveniente dalle divisioni di élites degli eserciti Nato)  e di portare avanti il conflitto in corso va verso la tutela degli interessi europei? Biden è veramente l'amico dell'Europa come ribattezzato da...
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Quando la guerra non salva più il sistema (due articoli dal Messico)

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Quando la guerra non salva più il sistemaRaul ZibechiDa: La Jornada  6/5/2022 (Città del Messico)Molti dati indicano che le grandi aziende del complesso militare-industriale stanno realizzando profitti succosi dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Ma altri dati assicurano il contrario. Dicono che la crisi capitalista si stia aggravando: la minaccia di una recessione negli Stati Uniti, l'aumento dei prezzi nel mondo, o le difficoltà della Cina nel mantenere le catene di approvvigionamento globali, solo per citarne alcuni.Possiamo essere d'accordo con William I. Robinson che le guerre hanno aiutato il capitalismo a superare le sue crisi e che hanno distolto l'attenzione dal deterioramento della...
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Dal No Muos in Sicilia

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Dal No Muos in Sicilia Abbiamo chiesto ai comitati siciliani No Muos un approfondimento sulla militarizzazione dei loro territori. Qui il loro intervento:La Sicilia subisce sin dal dopoguerra una presenza militare statunitense capillare e strategicamente importante. Mussolini definì l’isola una portaerei naturale al centro del Mediterraneo; questo ruolo è stato confermato e accentuato dagli USA e dalla NATO, che ne hanno fatto un avamposto super militarizzato nel cuore del Fianco Sud dell’organizzazione del Patto Atlantico, quando c’era da contrapporsi al Patto di Varsavia e nello stesso tempo controllare ciò che accadeva in Medio Oriente e nella sponda africana del Mediterraneo, aree,...
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Una nuova base militare: intervista al No Camp Darby pisano

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Dopo la manifestazione di marzo viene annunciato un nuovo appuntamento alla base militare di Camp DarbyLa manifestazione si terrà il 23 aprile e abbiamo lanciato la parola d'ordine per una nuova liberazione nazionale dalle servitù e dalla militarizzazione dei territori.In verità ci sono state a marzo due manifestazioni, una all'aeroporto militare e una a quello civile, la prima promossa da voi e la seconda da Potere al Popolo con l'adesione di tante forzeSui social, sulla stampa leggiamo di gruppi, liste civiche, sindacati e partiti che rivendicano primogeniture sul movimento contro la guerra attribuendosi meriti e percorsi di vario genere: “siamo stati noi...
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L’Occidente va alla guerra

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L’Occidente va alla guerraAprile 1, 2022  di SANDRO MEZZADRA.Mentre la guerra non si ferma, vanno ridefinendosi gli schieramenti e gli equilibri su scala mondiale, nella prospettiva di un dopoguerra destinato a essere comunque segnato da dinamiche di militarizzazione e riarmo con cui dovremo fare i conti nei prossimi anni. Non formulo ipotesi sugli scenari bellici, ma certo una lunga durata della guerra in Ucraina (a bassa o alta intensità) non sembra sgradita ad alcuni dei più importanti attori globali. Questo vale per una parte almeno dell’estabilishment statunitense, come si è visto dal discorso di Joe Biden a Varsavia. Il logoramento della...
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La guerra è fossile

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La guerra è fossileSimone Ogno 25 Marzo 2022L’industria dei combustibili fossili, oltre a produrre disastri con le conseguenze dei cambiamenti del clima, alimenta situazioni di violazione sistemica dei diritti umani e instabilità sociopolitica, ma anche i conflitti armati. Un concetto che la società civile e i movimenti per la giustizia ambientale e climatica denunciano da tempo e che ora è emerso con forza dopo lo scoppio della guerra in UcrainaFoto tratta dal fb di Andrea RussoL’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa ha fatto emergere con forza nel dibattito pubblico numerose questioni, alcune delle quali troppo spesso sottaciute da governi, multinazionali...
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Manifesto contro la guerra

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Pubblichiamo il «Manifesto contro la guerra» promosso da Sergio Bologna, Karl-Heinz Roth e altri – Manifesto contro la guerra 15 marzo 2022 Attivisti dei movimenti sociali, lavoratori, scienziati, operatori culturali di tutti i paesi! Il mostruoso è accaduto: la guerra è nuovamente tornata nella nostra quotidianità in Europa. Attualmente, le grandi città in Ucraina stanno diventando campi di battaglia. Persone pacifiche vengono fatte a pezzi da proiettili e razzi o seppellite sotto le macerie delle loro case. Coloro che sopravvivono agli attacchi barbarici nelle cantine o nelle gallerie della metropolitana sono spinti a fuggire dalla fame, dal freddo, dalla mancanza d’acqua...
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Rifiuto della Nato e della militarizzazione dei nostri territori.

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Intervista della redazione di Lotta Continua agli attivisti del No Camp DarbySabato 19 marzo si terrà all'aeroporto militare di Pisa una manifestazione dopo la notizia che dalla città stanno partendo ingenti quantitativi di armi per l'esercito ucrainoLa notizia è confermata, ben prima dell'attacco della Russia all'Ucraina ingenti quantitativi di armi sono partiti dal territorio italiano. Analogo discorso vale per le basi militari Usa e Nato sul territorio italiano, ad esempio la base di Camp Darby, tra Pisa e Livorno, considerata la principale struttura di rifornimento della logistica militare. In questi anni stanno potenziando la base per collegarla direttamente al porto di Livorno...
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Navigare nella nostra umanità: Ilan Pappé sulle quattro lezioni dall'Ucraina

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Navigare nella nostra umanità: Ilan Pappé sulle quattro lezioni dall'Ucraina04 marzo 2022 Di  Ilan PappeUSA Today  ha riferito che una foto diventata virale di un alto edificio in Ucraina colpito dai bombardamenti russi si è rivelata essere un alto edificio della Striscia di Gaza,  demolito dall'aviazione  israeliana nel maggio 2021. Pochi giorni prima, l'ucraino ministro degli Esteri si è lamentato con l'ambasciatore israeliano a Kiev che “ci tratta come Gaza”; era furioso che Israele non avesse condannato l'invasione russa ed era interessato solo a sfrattare i cittadini israeliani dallo stato (Haaretz, 17 febbraio 2022). Era un mix di riferimenti all'evacuazione ucraina...
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L’invasione russa segna una svolta nell’ordine mondiale

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L’invasione russa segna una svolta nell’ordine mondialeDavid Harvey 28 febbraio 2022David Harvey, uno dei maggiori studiosi del capitalismo, ha presentato questa ‘dichiarazione provvisoria’ sui recenti eventi in Ucraina alla conferenza del 2022 dell’American Association of Geographers. È stata pubblicata sul sito di Common Dreams il 26 febbraio 2022Non è vero che dal ’45 abbiamo vissuto in pace. Ma allora l’inclusione di Germania e Giappone nel consesso mondiale raffreddò i conflitti. Invece l’umiliazione di Russia e Cina, insieme a keynesismo militare, brutali ricette di austerity e una Nato aggressiva a est hanno aggravato il quadro.Lo scoppio della guerra vera e propria con l’invasione...
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No alla guerra, no all'imperialismo, no al coinvolgimento dell'Italia!

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NO ALLA GUERRA, NO ALL’IMPERIALISMO, NO AL COIVOLGIMENTO DELL’ITALIALa guerra in Ucraina, annunciata da mesi, è scoppiata.Come sempre, davanti alle guerre imperialiste, perché tali sono, ci si divide. È un vecchio vizio del movimento operaio, che inizia con la Prima guerra mondiale quando esponenti del sindacato e del partito socialista abbandonarono posizioni antimilitariste per vestire i panni dell'interventismo prima e del fascismo dopo.Le guerre sono contro i proletari, uno slogan sempre verde che riassume le logiche economiche e finanziarie che le sostengono.La scelta di non opporsi alle guerre e all'aumento delle spese militari è sempre foriera di sventura, di miseria, impoverimento...
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No alla guerra No alla Nato

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NO ALLA GUERRA! NO ALLA NATO!No al coinvolgimento dell’Italia in un conflitto voluto dagli Usa e dalla Nato.L'Italietta risponde prontamente alla chiamata alle armi di Biden, un po' come fece, al contrario della Germania, quando gli Usa attaccarono la Libia, un obbligo, tanto assurdo quanto illogico, di fedeltà nonostante le ripercussioni del disastro libico siano state solo negative per il nostro paese e per la sua "influenza" nel Mediterraneo.Le ragioni della tensione tra Ucraina e Russia sono il risultato della espansione ad Est della Nato, del dispiegarsi di basi militari e oggi, sempre più, del controllo sui corridoi energetici.Non faremo quindi...
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Sabato 12 febbraio manifestiamo per la libertà di Öcalan

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Sabato 12 febbraio manifestiamo per la libertà di ÖcalanDa 23 anni Abdullah Öcalan è stato imprigionato a seguito della cospirazione internazionale del 15 febbraio 1999. Per oltre dieci anni è stato l’unico prigioniero nell’isola fortezza di Imrali. Nonostante le condizioni indescrivibili del suo isolamento non ha mai smesso di sperare in una soluzione pacifica ai conflitti in Medio Oriente. Per diversi anni Öcalan è riuscito a negoziare con il governo turco per raggiungere questo obiettivo. La stragrande maggioranza della popolazione curda vede Abdullah Öcalan come proprio rappresentante, e ciò è stato confermato dalla raccolta di firme di oltre 3,5 milioni di curdi...
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Il Movimento dei Senza Terra ha donato 1 milione di cestini per il pranzo e 5mila tonnellate di cibo donate durante la pandemia

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Dal 2020, attraverso campagne di solidarietà, il MST (Movimento Senza Terra) ha donato cibo equivalente a 1000 camion pieni di cibo nelle periferie urbane e rurali del Paese. Mentre il governo Bolsonaro ha causato più di mezzo milione di vittime durante la pandemia di Coronavirus e il ministro dell'Economia Paulo Guedes ha dichiarato che la popolazione povera dovrebbe mangiare il cibo avanzato, il Landless Rural Workers Movement (MST) ha donato più di 5mila tonnellate di cibo e 1 milioni di cestini per il pranzo nella lotta contro la pandemia della fame in tutto il Brasile.Inoltre, dal 2020, attraverso il lavoro di...
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Carlos Marighella, il comunista: perché la sua lotta è presente, oggi, domani e sempre

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Carlos Marighella, il comunista: perché la sua lotta è presente, oggi, domani e sempreLo storico dice "Ha amato con tutta l'intensità possibile, la vita, le donne, gli amici e l'umanità lavorativa"Luciano Mendonca de LimaBrasile infatti | João Pessoa (PB) |7 novembre 2021La storia ci insegna che coloro che hanno scelto e/o sono stati costretti a combattere il capitalismo , dalla sua genesi, tra il XVI e il XVIII secolo, fino ai giorni nostri, non hanno mai avuto e non avranno vita facile finché questo ordine sociale persiste.Scartare, la classe dirigente (proprietaria dei mezzi materiali e immateriali di produzione e riproduzione della...
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Necropolitica di Rodrigo Andrea Rivas

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“Il peggior analfabeta è l'analfabeta politico.Egli non ascolta, non parla né partecipa agli avvenimenti politici.Non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell'affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche”Bertolt BrechtOgni 4 secondi muore una persona, 21.300 ogni giorno, oltre 84 milioni ogni anno.Muoiono per mancanza d’accesso ai servizi sanitari, violenza di genere (femminicidi e morti in seguito a mutilazioni sessuali), fame e crisi climatica.I 4 cavalieri dell’apocalisse hanno un cognome comune: disuguaglianze.Un anno fa, i mezzibusti ripetevano: “Siamo tutti sulla stessa barca”.Ignoravano che alcuni remavano mentre altri prendevano la tintarella, ma...
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L'Afghanistan e lo spettacolo cinico

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“Ci sono più persone morte che vive. E il loro numero è in aumento.Quelle viventi diventano sempre più rare”Eugène Ionesco, “Il rinoceronte”​Nel 2001, per rispondere agli attacchi realizzati da Al Qaeda l’11 settembre a New York, in tutto il mondo la stragrande maggioranza delle giornaliste e dei giornalisti, delle analiste e degli analisti, delle politiche e dei politici, chiedevano a gran voce un intervento militare in Afghanistan.Questo intervento, garantivano, avrebbe liberato le donne afghane dall’oppressione del regime talebano.Nel mondo delle bollicine di sapone in cui abitano, gli eserciti non lanciano bombe ma costruiscono pace.Nel mondo reale, è obbligatorio analizzare la realtà...
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Il disastro della "missione afgana".

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Il disastro in Afghanistan è un disastro annunciato perché gli Stati Uniti, prima con Trump poi con Biden, avevano già trattato l'uscita dal paese con i talebani. Il governo americano si era reso conto che ogni anno migliaia di soldati che abbandonavano l'esercito afgano si disperdevano o venivano reclutati dalle milizie che avrebbero dovuto combattere.Il risultato di 20 anni di guerra è un disastro da tutti i punti di vista. La missione afgana è costata all'Italia 53 soldati morti oltre 700 feriti con danni permanenti e con menomazioni gravissime di cui porteranno le conseguenze per tutta la vita. Solo il nostro...
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Addio... grande Angelo

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 Ci ha lasciato, a 96 anni, Angelo Del Boca. Che dire di questo studioso?È stato partigiano e dopo guerra cronista, ha poi abbandonato il giornalismo per la ricerca storica diventando l’autentico pioniere degli studi sul colonialismo italiano. Impresa encomiabile se pensiamo al boicottaggio operato non solo dagli ambienti accademici ma anche dai settori coloniali che detenevano gran parte della documentazione sulla presenza militare italiana in Africa.Del Boca non ha avuto i giusti riconoscimenti dall'università e i suoi studi sono stati a lungo avversati da giornali e pubblicistica di destra che del passato coloniale non volevano parlare. Ma anche tra gli accademici di...
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L'Italia si barcamena tra la subalternità alla Nato e la dipendenza alla Germania

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 La notizia è sfuggita alla attenzione dei media ma la maggioranza dei francesi, ammesso ma non concesso che i sondaggi siano attendibili, si dimostra solidale con i militari che denunciano la disgregazione del paese lanciando appelli che qualcuno ha definito dal sapore golpista. Nel frattempo, in Europa ci sono movimenti dei capitali e dei poteri forti nazionali che dovrebbero indurre a qualche riflessione.Ad esempio, alcuni paesi nordici spingono la Germania a rafforzare una alleanza economica a discapito dei paesi mediterranei, in Germania la crisi della Merkel si accompagna a spinte sempre più forti per ricacciare politiche di sostegno ai paesi piu' colpiti...
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