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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Le contraddizioni degli eventi in Bielorussia. Un contributo per aprire una discussione.

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Quando ragioniamo sui recenti fatti della Bielorussia corriamo due rischi. Da una parte sostenere acriticamente il governo di Lukashenko seguendo una vulgata secondo la quale vanno sempre difese tutte le posizioni che si oppongono all’imperialismo e all’Occidente, oppure sostenere in modo acritico le opposizioni senza comprendere da chi siano composte e quali finalità le spingano all’opposizione di piazza.Interveniamo solo ora sulla questione bielorussa perché abbiamo voluto evitare un comportamento da tifosi dell’una o dell’altra posizione. È più importante capire quanto sta succedendo in Bielorussia, affrontando, da un punto di vista internazionale e sociale, i problemi che agitano i paesi dell’ex Urss....
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Nuovi scenari mediorientali dietro all’accordo fra Israele ed Emirati. Verso la Nato araba.

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A pochi giorni dall’esplosione che ha distrutto la capitale libanese, gli scenari mediorientali sono animati dall’emergere di nuove alleanze, un accordo fra Israele ed Emirati Arabi. La chiamano svolta per la pace. Partono le relazioni diplomatiche fra i due paesi con dietro come grande regista dell’operazione l’amministrazione Trump.Netanyahu ha momentaneamente sospeso il progetto di completa annessione della Cisgiordania dopo che per anni ha rosicchiato importanti territori palestinesi.Nello sfondo di questa alleanza si delinea chiaramente un patto in funzione anti-iraniana. Da un lato la tecnologia civile e militare israeliana, il sostegno e la benedizione degli Stati Uniti, il ruolo di consulente del...
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Libano: cronache di un disastro annunciato.

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In queste ore il Libano è attraversato da partecipate manifestazioni popolari. Queste manifestazioni, come già accaduto con le primavere arabe, potrebbero presto essere utilizzate come una sorta di “colpo di stato democratico” per rovesciare i rapporti di forza nel paese: nel mirino c’è Hezbollah.Non siamo certo noi a esaltare il ruolo e la natura di Hezbollah, resta il fatto che la sua presenza è particolarmente invisa a Israele e Stati Uniti. Negli ultimi anni Hezbollah ha rappresentato non solo un’opposizione all’imperialismo, ma anche un aiuto concreto al popolo palestinese, al popolo iraniano colpito dalla pandemia, contribuendo anche, attraverso l’invio di brigate...
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Con il popolo libanese

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Lo scorso 4 agosto una esplosione ha devastato il porto di Beirut, la capitale del Libano distrutto interi quartieri con centinaia di vittime e migliaia di sfollati. Sono andati in fumo magazzini e attività commerciali e gran parte delle riserve di grano nazionali, l’economia del paese, già sotto assedio del fondo monetario, in ginocchio.La esplosione ha distrutto le attività portuali, quattro chilometri quadrati rasi al suolo, una autentica devastazioneL’esplosione è avvolta nel mistero ma la ipotesi di un attentato è tra la più probabile e qualora si fosse trattato di un incidente saranno da appurare le responsabilità di chi ha permesso...
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5G a Camp Darby: gli attivisti contro la guerra scrivono al consiglio comunale di Pisa

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Buonasera.Il Consiglio comunale di Pisa vuole essere la sede ove discutere in merito all’utilizzo della tecnologia 5G ?E in tale caso esiste la disponibilità a estendere la discussione a tutti i territori pisani, inclusi quelli della base militare di Camp Darby, su cui continua a esserci la sovranità italiana, di là dall’autorizzazione al suo uso al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti?Questa questione si pone spontaneamente alla nostra attenzione accostando fra loro alcuni tasselli.1) Il 10 dicembre 2019 si legge nell’articolo di Manlio Dinucci  “L’uso militare nascosto della tecnologia 5G” che le più importanti applicazioni del 5G saranno realizzate non in campo...
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L’America brucia: cronaca da New York.

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Nel terzo giorno di proteste per l’assassinio di George Floyd, New York e l’America bruciano. Le proteste e gli scontri di questi giorni tracciano una linea netta e precisa: da una parte chi è stanco di subire le violenze poliziesche e quelle istituzionali di un sistema costruito per opprimere e uccidere, dall’altra le guardie assassine, chi si indigna per le vetrine rotte, chi dà lezioni ai manifestanti dal proprio divano, tutto il panorama dei mass media (da CNN a Fox), i sostenitori di un’improbabile terza via “pacifica”.Non c’è spazio di mediazione, il modello di sviluppo americano ha fallito e le minoranze...
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Giulietto Chiesa ci ha lasciato a 79 anni

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Ci ha lasciato a 79 anni per infarto Giulietto Chiesa.In rete leggiamo tanti post di cordoglio, siamo colpiti dal decesso ma non vogliamo trasformare Chiesa nell'icona dell'antimperialismo in virtu' di posizioni ondivaghe e contraddittorie.Attivista della Federazione Giovanile comunista e del Pci, giornalista dell'Unità e poi de La Stampa, Giulietto è stato un grande giornalista, uno che scriveva dal campo e solo dopo essersi documentato, dopo avere ascoltato i protagonisti, e non, dei fatti sui quali doveva scrivere. Dai reportages del giornalista conosciamo la guerra in tutti i suoi effettivi nefasti, di questo non gli renderemo mai abbastanza merito.Ma il Chiesa politico...
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Appello dei prigionieri palestinesi, malati e detenuti nelle carceri dell’occupazione israeliana, indirizzato alle organizzazioni internazionali per i diritti umani e a tutti i liberi del mondo

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Salvateci dal Coronavirus prima che le nostre celle diventino le nostre tombe!Giorno dopo giorno, ora dopo ora, e con la propagazione delCoronavirus, avvertiamo un pericolo sempre crescente per le nostrevite nelle carceri israeliane. La pandemia sta minacciando il mondointero. Mentre il governo israeliano e tutti gli altri governidiramano indicazioni ai rispettivi popoli nel tentativo di rallentarela diffusione del virus, non sentiamo e non vediamo alcuna azioneseria che risponda alla nostra domanda: cosa sarà di noi se il virusdovesse diffondersi qui, dentro le prigioni? Quali saranno le azionipratiche e umane che l’amministrazione carceraria israeliana metteràin campo nei nostri confronti?Si sente parlare solo...
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L’ipocrisia dell’Europa genera mostri e catastrofi umanitarie

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Comunicato Rete Kurdistan Italia sulla crisi umanitaria in atto al confine turco-greco.La squallida partita di giro, in cui da un lato si vendono armi alla Turchia consentendo al dittatore Erdogan nel suo delirio neo-ottomano di proseguire la politica di guerra, pulizia etnica e sterminio del popolo curdo, e dall’altro lo si finanzia per tenere ammassati profughi in condizioni disumane nella Turchia sconvolta dalla crisi economica, sta mostrando i suoi effetti nefasti in tutta la loro drammaticità.Nelle città turche, folle inferocite di teppa razzista istigate dal governo turco aggrediscono profughi siriani terrorizzandoli, il governo fascista dell’AKP/MHP organizza pullman verso il confine e...
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La sinistra italiana e la rimozione della Palestina

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Sembrano secoli, gli anni trascorsi da quando le istanze del popolo palestinese trovavano accoglienza e sostegno nella sinistra italiana, nei circoli Arci, nel mondo sindacale.Oggi parlare di Palestina e palestinesi è sempre più difficile, eppure farlo sarebbe non solo necessario, ma doveroso, soprattutto dopo le ultime iniziative di Trump.Nei giorni scorsi la Tv israeliana ha annunciato che il piano "di pace" Usa darà a Israele non solo piena sovranità su Gerusalemme ma sull'intera Palestina.E anche nel nostro paese di quanto sta accadendo poco sappiamo dai media, nell'ignoranza qualunque fake news potrà avere il sopravvento. Cosa prevede allora il Piano Trump?La piena sovranità...
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Palestina: l'inganno del secolo

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L’accordo del secoloovveroGramsci, il “Che” e la Lotta di Liberazione del popolo palestinese “Noi, palestinesi, assomigliamo a dei papaveri rossi, dalla vita breve e fragile. La comunità internazionale non è impressionata dalla nostra bellezza e trascura di tutelarci. Al contrario, ci dice spesso che la nostra aspirazione alla liberazione è assurda e non può fiorire. Ciò nonostante, noi abbiamo fiducia nella nostra capacità collettiva di abbellire il versante brullo della montagna e di ispirare una primavera rivoluzionaria agli oppressi della terra”.Lo chiamano accordo ma è l’ennesima violenza contro i palestinesiIl cosiddetto “Accordo del secolo” tra Trump ed il governo sionista preparato...
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La guerra ci riguarda tutti/e. Per quanto vi crediate assolti siete lo stesso coinvolti

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La guerra ci riguarda da vicino, investe direttamente le nostre esistenze anche se ignoriamo quanto accade a poche migliaia di km da casa nostra.La guerra fa parte delle nostre vite, la militarizzazione dei territori è sotto i nostri occhi, a Camp Darby stanno potenziando la base militare Usa e Nato per consentire il trasporto rapido delle armi via ferrovia e via acqua al porto di Livorno. Chi in questi anni ha parlato di depotenziamento delle basi militari Usa e Nato ha mentito perché dalle stesse partono armi, militari e supporti logistici indispensabili per le guerre nel mondo. Il potenziamento delle basi...
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Dall'attacco all'Iran arriveranno nuove guerre.

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Spesso, chi parla di guerra e di conflitti militari ha scambiato le vite dei popoli con il Gioco denominato Battaglia navale oppure con altri giochi virtuali. La guerra degli Usa non è voluta dall'Iran, dal Libano o dai palestinesi. Le capitali di molti paesi sono da mesi attraversate da proteste popolari cruente, scioperi e manifestazioni contro il caro vita e la presenza di truppe militari straniere, l'assenza di lavoro e una qualità della vita sempre piu' bassa.. Nell'immaginario collettivo invece si vede l'immagine che una guerra venga ardentemente desiderata dai palestinesi, dagli hezbollah iraniani, giusto per creare confusione tra gli aggressori...
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La Comune di Quito: dentro l’insurrezione in Ecuador

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All’inizio di ottobre, un’onda di proteste ha occupato le strade dell’Equador contro i tagli ai sussidi al diesel e alla benzina e il relativo aumento dei beni di prima necessità. L’agitazione si è trasformata nella maggiore insurrezione popolare del paese dagli ultimi decenni. Manifestazioni indigene sono arrivate alla capitale Quito e hanno occupato l’edificio del Parlamento e migliaia di manifestanti hanno affrontato le forze di polizia del presidente Lenin Moreno, obbligando il governo a cambiare la sua sede dalla capitale del paese per tentare di scappare dall’insurrezione popolare. Moreno è il successore e ex-vice presidente del progressista Rafael Correa, che era...
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Abbiamo rotto l’accerchiamento.

EZLN-ok
COMUNICATO DEL COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO-COMANDO GENERALE DELL’ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE MESSICO 17 AGOSTO 2019AL POPOLO DEL MESSICO: AI POPOLI DEL MONDO: AL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO-CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO: ALLE RETI D’APPOGGIO E RESISTENZA E RIBELLIONE:FRATELLI, SORELLE E FRATELLEI: COMPAGNE, COMPAGNI E COMPAGNEI:Siamo a portarvi la nostra parola che è la stessa di prima, di oggi e di domani, perché è di resistenza e ribellione.Nell’ottobre 2016, quasi tre anni fa, nel loro ventesimo anniversario i popoli fratelli organizzati nel Congresso Nazionale Indigeno, insieme all’EZLN, si sono impegnati a passare all’offensiva in difesa del territorio e della madre terra. Perseguiti dalle forze...
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70 anni di Nato: un sistema da contrastare. Intervista

nato
Il sistema di guerra USA/NATO conduce noi tutti/e a vivere in situazioni sempre più pericolose sotto la costante minaccia nucleare. In occasione del 70 anniversario dalla sua nascita (il 4 Aprile) proviamo a confutare il fuorviante slogan “la Nato ha assicurato 70 anni di pace”. Ne abbiamo parlato con Federico Giusti della redazione di Lotta Continua e tra gli animatori del comitato No Camp DarbyD. La Nato è stata portatrice di pace e prosperità?Sotto la pressione Usa, gli alleati europei e il Canada hanno aumentato la loro spesa militare di 87 miliardi di dollari rispetto al 2014. Eppure il presidente Trump non è...
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Elliot Abrams, il sicario di Trump in Venezuela.

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La nomina di Elliot Abrams come inviato speciale in Venezuela da parte dell’amministrazione Trump ha segnato un cambio di passo nella strategia imperialista di destabilizzazione del Venezuela.Gli scontri avvenuti lo scorso fine settimana al confine con la Colombia, ripresi e montati ad arte dai professionisti delle fake news di Repubblica e soci, hanno mostrato chiaramente l’impronta statunitense nella definizione delle tattiche del golpista Guaido’. Il tentativo di nascondersi dietro alle colonne di aiuti umanitari si inserisce alla perfezione nel tentativo di egemonizzare un’opinione pubblica diffidente nonostante l’appoggio tri-ipartisan dell’Occidente (conservatori, progressisti, populisti uniti in una Santa Allenza contro Maduro). La macchina...
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Il rilancio dell'Europa di Maastricht funzionale all’economia tedesca

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Anche il paese che maggiormente ha tratto beneficio dalla Ue, la Germania, inizia ad accusare e i dati confermano andamenti economici inferiori alle aspettative. Rallenta la locomotiva tedesca e per questo motivo in alcuni paesi, Italia inclusa, le lobby europee stanno scaldando i motori anche in vista delle elezioni europee di maggio.  Se le previsioni parlano di un Pil tedesco per quest’anno all’1,1% rispetto alla previsione dell’1,8% del novembre scorso vuol dire che la tenuta del modello di Maastricht inizia a farsi problematica. L'anno passato ha visto in Germania una “recessione industriale” con la produzione in calo per gran parte dell'anno soprattutto a...
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Comunicato sull’inizio dei lavori a Camp Darby

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Abbiamo letto sulla stampa che i lavori per il potenziamento di Camp Darby stanno per iniziare entrando nella cosiddetta “fase operativa del progetto presentato dal ministero della Difesa su richiesta del Pentagono e approvato lo scorso anno dal Comipar”.Ma la realtà è invece altra, il lavoro non solo è iniziato  a settembre (come a suo tempo riferito dalla stampa locale a  proposito della marcatura con una X di vernice spray rossa dei 937 alberi destinati all’abbattimento), ma anche tranquillamente proseguito di buon lena nelle settimane successive.Adesso non solo sono stati definiti i tracciati, ma sono state completate le opere di trivellazione delle aree interessate,...
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Democrazia a suffragio limitato: come gli Usa si avvicinano alle elezioni di midterm.

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Tra meno di due giorni gli Stati Uniti andranno al voto per le elezioni di midterm,  così definite perché cadono a metà del mandato presidenziale. In ballo ci saranno tutti i quattrocento trentacinque seggi alla camera e trentacinque seggi (su cento) al senato. Al netto delle alchimie elettorali, una delle novità di questa tornata potrebbe essere un leggero aumento del tasso di partecipazione. La polarizzazione dell’elettorato attorno alla figura di Trump sembrerebbe aver risvegliato un pubblico altrimenti piuttosto indifferente rispetto alle scadenze elettorali di metà mandato.  Storicamente in questo tipo di appuntamenti meno del 40% degli aventi diritto si presenta alle urne....
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