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Noi Delegati e Delegate, lavoratori e lavoratrici,
esprimiamo la più sentita solidarietà e vicinanza al popolo colombiano, agli studenti e alle studentesse, lavoratori e lavoratrici che in questi giorni stanno lottando contro le riforme del Governo di Ivan Duque ma anche contro il clima di intimidazione e violenza costante nei confronti delle comunità e dei leaders sociali e sindacali.
Le manifestazioni in corso e lo sciopero generale contro le riforme fiscali ci dimostrano che il popolo colombiano mostra ancora una volta determinazione e gran voglia di cambiamento. Una volontà così forte da costringere il Governo ad utilizzare nuovamente le forze militari e le forze speciali di polizia, raccogliendo l’invito che fece l’ex NARCO-PRESIDENTE URIBE e trasformando le manifestazioni in veri e propri campi di battaglia.
Sono preoccupanti le immagini che arrivano dalla città di Cali e le notizie che parlano di decine di morti, feriti, violenze sessuali, “sparizioni” e arresti. Ma i risultati ottenuti dalle prime mobilitazioni, con le dimissioni del Ministro delle Finanze e il ritiro della riforma fiscale, hanno dimostrato quale è la forza di questo popolo e delle sue organizzazioni capaci di estendere la protesta anche ad altri aspetti della vita sociale, politica e economica del paese.
Oltre ad esprimere la nostra vicinanza alle mobilitazione di questi giorni manifestiamo la nostra preoccupazione per l’azione del Governo Colombiano che continua a colpire con le sue politiche economiche i settori sociali più deboli che sono già fiaccati dalle conseguenze legate alla pandemia e dal COVID 19. Ulteriormente preoccupante è il silenzio totale delle istituzioni internazionali intorno ai massacri di questi giorni, violenze e morti che si sommano a quelli che costantemente colpiscono le organizzazioni sociali, contadine, sindacali dall’inizio dell’anno.
Sappiamo bene che la Colombia è un alleato formidabile degli Stati Uniti e della Nato. Abbiamo imparato a conoscere gli interessi delle Multinazionali intorno alle risorse naturali del Paese e la corruzione della Classe Politica finanziata e fiancheggiatrice dei gruppi Paramilitari che sono tutt'altro che spariti dalla scena Colombiana e siamo consapevoli che è necessario un grandissimo sforzo per far conoscere a tutti e tutte quanto sta avvenendo in Colombia ed esercitare sugli organismi internazionali la giusta pressione affinchè pretendano la fine delle ostilità contro i manifestanti.
Roma 06/05/2021
Alessandro Pullara, Riccardo De Angelis, Andrea Motti, Mauro Mongelli - RSU COBAS – TIM
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