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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Possiamo ancora dirci di sinistra? La sinistra è storicamente il socialismo?

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 Possiamo ancora dirci di sinistra? La sinistra è storicamente il socialismo?

Riportiamo alcuni interventi in una discussione che si è svolta sulla Pagina della Redazione Lotta Continua. Il tema ha suscitato molto interesse e centinaia di interventi.

PARTE PRIMA

POSSIAMO ANCORA DIRCI “DI SINISTRA?”

Vorremmo utilizzare questa pagina per sentire il vostro parere e discutere insieme alcuni temi che ci sembrano importanti nella fase politica che attraversiamo. Senza pretese di grandi elaborazioni teoriche. Partiamo da alcune questioni che riguardano “la sinistra”, altri temi li potete proporre voi.

Se inizialmente, nel corso della Rivoluzione Francese, la sinistra corrispondeva a una collocazione fisica negli Stati generali e nell’Assemblea, nel secolo scorso il campo della sinistra, in gran parte, era in simbiosi con il Movimento Operaio e con la tensione all’emancipazione delle classi subalterne.

Con il cambio di modello politico-economico e l’affermazione della globalizzazione i partiti storici della sinistra hanno assunto le politiche neoliberiste e di fatto via via si sono separati dai loro tradizionali riferimenti sociali.

Ora secondo molti questa trasformazione ci deve condurre ad un superamento dell’identificazione con “la sinistra” da parte di chi continua a lottare per un sistema diverso da quello oggi dominante e le sue barbarie.

Volendo conservare il termine “sinistra” è necessario aggiungere un aggettivo? Una qualificazione? Sentiamo il vostro parere.

Antonio La Sinistra sta sempre dalla parte dei più deboli e degli oppressi

Nano Dirci comunisti?

Massimo SINISTRA= SOCIALISMO= SOCIALIZZAZIONE DEI MEZZI DI PRODUZIONE E DI SCAMBIO.....il resto è letteratura…mettere come discriminante il volere una società ad economia socialista...inutile imbarcare di tutto...

Miki Sinistra si può e si deve conservare come definizione dal punto di vista scientifico-tecnico. Siamo la sinistra rispetto alla destra: sinistra=proletariato/destra=borghesia/; sinistra=donna/destra=uomo ecc... la sinistra borghese è solo la sinistra della destra. Non so se mi spiego. Noi siamo per il Socialismo.

Roberto Si è smarrita in questo liberismo caotico e senza senso.

Federico Io sono socialista; tutto il resto non mi interessa...

Saverio Mi domando quando c'è mai stata la "sinistra", quella veramente vicina al popolo, all'operaio, quella che impavida avrebbe dovuto combattere e tenere testa al capitalismo al consumismo alla globalizzazione all'appiattimento della cultura. Dove è finita?

Marco il cosiddetto superamento di sinistra e destra è in realtà usato per sostenere il capitalismo; quindi, oggi sinistra non può che significare non una posizione in parlamento ma una opposizione marxista al capitalismo

Pino anche il termine “comunista” continua ad avere “validità”!!

Bennardo La differenza tra destra e sinistra sta nelle due caratteristiche che vorremmo avesse la società. La destra punta sull'individuo e sul suo successo individuale, familiare, di classe. questo lo può ottenere, legalmente lavorando, lucrando, rubando, l'importante gli dia di più. Questo per garantirsi da un mondo di cui ha paura e dal quale vuole garantirsi il per futuro suo e della sua famiglia o dei suoi sodali, anche a scapito di tutti gli altri. Insomma, l'importante è AVERE. La sinistra deve preoccuparsi della pari dignità e pari opportunità, di tutti gli individui, e soprattutto portare avanti il benessere della società. Se crede nell'uomo sociale e nella società, non avrà bisogno di arraffare, per garantirsi un futuro, perché lo troverà nella società che ha contribuito ad essere forte. La sinistra dovrà preoccuparsi della tranquillità dell'uomo, e della sua felicità. Questa potrà avvenire solamente se potrà fidarsi dei propri simili. Ma per fidarsi dei propri simili dovrà rispettarli e dedicare i propri sforzi al bene comune. Può sembrare una utopia ma per me è la naturale evoluzione dell'uomo, che da egoista diventa altruista, passando dai patrizi e plebei, dai padroni e schiavi, dai feudatari e servi della gleba, dai nobili e contadini, dai finanzieri ai lavoratori, da chi vive di rendita a chi di stralavoro, ad una società di aventi pari dignità e dove nessuno abbia a vivere del lavoro dell'altro uomo, eccetto chi non può. Un uomo MODERNO per davvero.

Pino Non è mia ma la condivido appieno
“... Io ho una certezza. La SINISTRA non è un partito
La SINISTRA è appartenenza a un modo di vedere le cose, a un modo di interpretare la società e a un sentire diverso dall'egoismo e dall'individualismo.
La SINISTRA è stare insieme
La SINISTRA è anelito a una vita civile
La SINISTRA è rispetto degli altri
La SINISTRA è solidarietà e non pietà
La SINISTRA è libertà da ogni vincolo
La SINISTRA è diritto di eguaglianza e non elemosina
La SINISTRA è contro chiunque usi la violenza per affermare le proprie ragioni
La SINISTRA è trionfo dell'umanità ...”.

Aldo Nessun superamento, sono di sinistra, sono comunista, e spero che ritorni questa identità, che è sparita da anni ormai.se non dovesse ritornare continuerò a non votare.

Anna Laura Io sono, e sono sempre stata comunista e non solo non lo nascondo ma non me vergogno come fanno tanti ex "compagni".

Filippo Sono molto più vicino alla parola comunista che a quella sinistra.

Walter Maurizio Noi siamo extra sinistra quelli che lottano

Susanna La sinistra non esiste più da quando ha cominciato a considerare la povertà un " fallimento personale ".

Valter In sintesi, la sinistra è andata direttamente verso il capitalismo per forti interessi personali e di potere e il controllo delle istituzioni in tutte le sue forme.

Alex Io ci trovo più sinistra nel movimento cinque stelle che nel PD.
Se è un discorso meramente di sigle o collocazioni puntualmente siamo fottuti.
Vorrei aggiungere che il cosiddetto bistrattato populismo ha le sue origini in Russia contro lo zarismo a metà Ottocento e di fatto un prodromo della nascita del socialismo e del comunismo

Vale Io sono elementare nell'eterna lotta tra ricco e povero, forte e debole chi difende i secondi è di sinistra.

Mario Perduti i massimi sistemi, essere di sinistra è difendere e aiutare chiunque sia in difficoltà. Sul lavoro. Nel sociale. Nell'esistenza quotidiana, anche al di fuori dei partiti (se mai ce ne fossero). Essere di sinistra non è una appartenenza, è uno stato d'animo

Patrizia Mario esatto! Essere di sinistra è un modo di vivere

Kojimo Purtroppo noto che ci sono ancora tanti che impostano il discorso su un livello filosofico, tirano in ballo termini desueti, si sprecano in pergamene a spiegare ideologie...Ci siamo dimenticati che essere di sinistra significa stare in piazza, in fabbrica, nelle comunità, tra la gente e per la gente, animati da bontà e generosità. Ecco invece tanti che parlano quasi fossero in cattedra, con fare da saputelli...così facendo ci si allontana sempre più dal "popolo". Si è preso anche il brutto vizio di rispondere all'odio con l'odio, alla violenza con la violenza, alla volgarità con la volgarità. La sinistra è uno stato d'animo, ma bisogna prima ritrovare quell'animo da paladini sociali, senza mettere paletti legati ad antiche ideologie, essendo flessibili senza per questo sacrificare il progressismo, facendo politica in maniera educata. Bisogna ricominciare a costruire una sinistra che sia credibile, vera e popolare, unita e coesa nel nome di un bene comune.
Basta con le diatribe ideologiche.

Vincenzo La sinistra (per me socialismo) avrà sempre un nobile e valido significato; quello di creare un sistema tale grazie al quale ogni uomo ha diritto di lottare per la sua felicità, per la sua realizzazione. Non è un mettere tutti alla pari obbligatoriamente, è far partire tutti alla pari.

Giuseppe ho sempre pensato che tutto quello che è stato, nel passato, ha avuto le sue ragioni per esserci....per il semplice motivo che sennò non ci sarebbe stato...cerchiamo di concentrarci sul futuro, che siamo in alto mare e non ci sono rotte al momento...

 Abbiamo quindi rilanciato il post di Paola Lafargue

 PARTE SECONDA

"LA SINISTRA È STORICAMENTE IL SOCIALISMO"

Cosa ne pensate?

Abbiamo chiesto a chi ci segue su questa pagina, quale "aggettivo" può essere efficace per qualificare il nome di "sinistra", nessuno ha avanzato proposte. Una compagna ha scritto questo intervento che proponiamo a tutti/e.

Paola Lafargue:

"Non propongo aggettivi, ma uno spunto per una riflessione che può aiutare a trovare aggettivi: (marxiste o libertarie, comuniste o socialdemocratiche, rivoluzionarie o riformiste). Fino alla Seconda guerra mondiale, il socialismo è stato la prospettiva di superamento del capitalismo; a partire dal secondo dopoguerra questa prospettiva è stata progressivamente scartata e ad essa è subentrata quella di accettazione del capitalismo temperato dal welfare e dall'affermazione della lotta per i diritti civili, umani e ambientali. In tutto questo ha giocato un ruolo fondamentale l'avvicinamento tra socialismo e liberalismo, arrivati in certi casi a sovrapporsi. Ecco perché il PD viene considerato di sinistra pur essendo liberale (infatti non è altro che la sezione italiana del Partito Democratico americano). Al contempo la componente di sinistra di derivazione socialista "ottocentesca" è ai minimi in termini di esposizione e consenso popolare. Che fare? Occorre oggi partire dal comprendere il significato storico del Socialismo, perché è nato (la questione sociale fu posta dagli illuministi, in particolare dal Rousseau del "Discorso sulle origini della diseguaglianza" per poi diventare Socialismo vero e proprio con Proudhon e soprattutto Marx ed Engels), perché si è sviluppato talmente tanto (le tre Internazionali, la Rivoluzione Bolscevica, il sindacalismo, l'antifascismo ecc.) per poi affievolirsi repentinamente in pochi decenni. Cosa è cambiato nel contesto politico, economico e sociale? Cosa è oggi la questione sociale? Occorre riproporre il socialismo basato sulla consapevolezza, sulla conoscenza delle dinamiche economiche, e soprattutto sulla dialettica, che poggi i piedi nel presente. Dissociare chiaramente il significato di Socialismo da quello attribuitogli da autocrati, burocrati e impostori del passato novecentesco, a cominciare da quella sciagurata esperienza dell'URSS stalinista e brezneviana nonché dalle derive asiatiche. Il socialismo è e deve essere un'altra cosa, dicevano i cittadini di Praga e della Germania dell'Est negli anni della cortina di ferro. E non si deve guardare con diffidenza alla questione democratica, che è una carta con la quale si deve giocare in quanto una conquista anche dello stesso socialismo ("il suffragio universale può essere trasformato da strumento di inganno in strumento d'emancipazione" scrisse Marx nel 1880 quando il suffragio universale era un fenomeno rarissimo). Proponendo al contempo una forma più alta e completa di democrazia che superi quella semplicemente elettiva facilmente manipolabile di cui siamo dotati. Occorre capire anche cosa lega il socialismo al liberalismo e cosa lo distingue da esso (la concezione economica), alla luce di due secoli di convivenza segnati da duri contrasti determinati dalla contrapposizione ma anche di importanti avvicinamenti. Occorre quindi capire con quali metodi di divulgazione e con quali parole rinnovate poter riproporre il socialismo e quindi la autentica sinistra. Il patrimonio storico da cui attingere c'è tutto, dall'analisi marxista all'approccio libertario, dall'antifascismo alle lotte popolari e sindacali per le necessità sociali e al contempo individuali per le quale è nato il socialismo. Abbiamo anche l'esempio dell'America Latina, dove il socialismo è ancora fenomeno di massa forse perché le diseguaglianze sociali sono maggiormente evidenti che in Europa ed è al contempo più evidente la attenzione popolare verso le politiche economiche e sociali. Ridare slancio al Socialismo passa anche dallo spiegare quali siano state le sue enormi conquiste che spesso si credono arrivate dal cielo. Serve però al contempo una prospettiva che sia materialisticamente credibile, proponibile e realizzabile, e non idealisticamente legata a contesti passati. Comprendere quale sia il suo ruolo nel contesto odierno, in un paese, se ci limitiamo all'Italia, sviluppato economicamente ma atrofizzato politicamente, nel quale l'istinto individualista sopraffà la coscienza sociale e dove la fabbricazione del consenso è una vera e propria disciplina".

se volete potete scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Dario: Libertà Eguaglianza

Paolo Caprotti sinistra liberale significa una sinistra che ha fatto suoi i valori liberali, cioè il liberismo capitalista, il culto della libera impresa, della privatizzazione, dell'atlantismo ecc. Cioè tutte quelle cose che hanno prodotto la riforma del lavoro, l'abolizione dell'art 18 e l'invio di armi in Ucraina.

Pietro si, forse il concetto di "socialismo" è quanto si può riprendere in questi tempi pessimi per molti aspetti, il sistema che domina il mondo per sopravvivere è costretto a ricorrere a forme di dominio e di sfruttamento estremi. Oggi lo slogan di Rosa Luxembourg (Socialismo o barbarie) è diventato più attuale dei tempi in cui viveva lei. Si tratta di precisare bene cosa intendiamo noi per "socialismo" e trovare anche un modo efficace per comunicarlo. Per me come slogan può andare bene "Socialismo per l'alternativa"

Rinaldo La sinistra deve essere socialista. Per esempio si parla di "Liberalismo di sinistra", che è di per se stesso un osimoro. Come puoi essere Liberale, dove come obiettivo è l'incremento di capitale. Come lo ottieni? Sfruttando la forza lavoro altrui. Come puoi essere di sinistra, se l'obiettivo è di privatizzare beni sociali? Quali L'acqua, la sanità, l'istruzione, ecc?

Tommaso Secondo me la sinistra ha varie peculiarità....

1 solidarietà

2 democrazia

3 lavoro dignitoso

4 diritti civili

5 questione morale

6 ambiente

Rinaldo al primo posto il salario 2) casa 3) istruzione 4) sanità 5) pensioni e poi tutto il resto che hai detto. La democrazia e i diritti sociali a pancia vuota e senza casa servono a poco

Tommaso a Rinaldo certamente il salario la casa ecc. sono fondamentali anzi la condicio sine qua non per poter vivere ......ma io intendevo quei principi come valori fondamentali da un punto di vista teorico oserei dire filosofico........non penso che Marx nell’elaborare le sue teorie (materialismo dialettico...materialismo storico) prendesse in considerazione la casa il salario le pensioni ecc. ma penso che queste fossero conseguenze di teorie filosofiche - economiche

Enzo l'articolo, ben fatto...è la fotografia dello stato della sinistra...come si era, come si poteva essere, come siamo...niente...vuoto assoluto sui problemi dell'attuale società…forse è necessario aspettare un nuovo Marx…

Marco Non sono d'accordo: socialismo e liberalismo non sono compatibili. Il PD è un partito ormai fascistoide impegnato contro ogni diritto umano. Sinistra alla lettera ha significato sedersi in una parte del parlamento, ed ora con tutte le parti occupate da correnti capitaliste. Per evitare equivoci meglio parlare di comunismo o socialismo. Altre vie alternative al capitalismo non ve ne sono (anarchismo a parte).

Sergio La Sinistra è il Socialismo. Sono pienamente d’accordo. Credo che il lavoro teorico e pratico da fare sia immenso e non saprei come cominciare. Di sicuro occorre fare chiarezza sull’idea di libertà dei liberali che è senz’altro un modo per edulcorare la nuova schiavitù di classe

Antonio Bisogna riflettere come fare conciliare la democrazia liberale con il socialismo, ed entro che termini lo stato-collettività deve, può improvvisare o imporre il suo peso, altrimenti la sinistra imbrigliata nel campo di sfondo Liberal capitalista perde consenso ed è costretta ad esercitare coercitivamente il proprio agire

Nicoletta La democrazia liberale e' incompatibile con il socialismo. Bisogna semmai riflettere su come impadronirsi dei mezzi di produzione.

Tiziano Non possiamo considerare sinistra o socialismo nel nostro territorio rispettandone ovviamente chi crede in questa politica in Italia o Europa...il rispetto c'è solamente con i coetanei che credono nella medesima politica ...gli esponenti politici di sinistra italiani non hanno nulla a che vedere con Lenin socialismo o comunismo russo ...la nostra patria ha radici imperialiste, radici di carneficine che hanno corrotto tutte le direzioni politiche...

Gianmarco La prima sinistra "ufficiale" è composta dai rappresentanti della Gironda, nel parlamento francese dove -per puro caso- a destra sedevano i nobili e al centro quelli della cosiddetta "palude". Storicamente potremmo associare alla sinistra le prime associazioni paleo-cristiane che professavano l'idea di uguaglianza e giustizia per gli ultimi della società. Il socialismo è stato poi una evoluzione che si è a sua volta evoluta in svariate correnti di pensiero, quelle utopiste, quelle rivoluzionarie-massimaliste, quelle minimaliste.

Giancarlo Non è vero che l’Italia sia economicamente sviluppata. In questo settore è rimasta molto indietro. I capitalisti italiani dipendono molto, troppo, non dalla politica economica dei governi, perché non c’è, ma dai finanziamenti pubblici a pioggia, senza che ci sia un disegno di futuro, un progetto di paese. Questo è, secondo me, uno dei motivi per cui un progetto sociale, socialista o liberale che sia, non ha nessuna possibilità di essere realizzato. I progetti hanno bisogno di politici che sappiano realizzarli al di là e al di sopra di meri interessi di carriera personale. Politici ed imprenditori si fanno sponda uno con l’altro per non cambiare questo sistema amorfo. Una sinistra ed una destra che, una volta al governo, fanno, in definitiva, le stesse cose, che in generale sono a protezione degli interessi della classe dirigente, hanno creato, volendola, un’indifferenza totale per l’una o l’altra parte.

Nicola Pensiero condivisibile e perfettamente chiarificatore su ciò che in realtà dovrebbe essere la sinistra! Socialismo è economia solidale, fiscalità solidale, sanità pubblica funzionante per tutti, è ambiente da tutelare per vivere tutti meglio, è accoglienza, è aiuto a chi ha più bisogno! Ognuno di noi dovrebbe rinunciare ad un poco per gli altri! Il problema è: come lo facciamo capire a chi vota non dico Lega e FdI perché inutile (sono razzisti e fascisti, puoi farli ragionare?!?), ma a coloro che ancora votano PD e coloro che ormai credono (in parte a ragione) che il M5S è un movimento di sinistra! Questi sono esseri che dovrebbero guardare quantomeno ad Unione Popolare, ma votano i nuovi democristiani!!!!

Ruggero Sinistra viene da gauche, dai sans culottes, che si sedettero nelle panche di sinistra agli Stati generali perché a destra era la porta e di fronte al re sedevano nobiltà e clero. Da qui la curiosa idea che a sinistra siedano rappresentanti dei più deboli Ma in verità non è andata sempre così mentre si chiamano ancora sinistra sono quelli che da tale parte siedono nei parlamenti indipendentemente dai loro programmi politici. Quanto alle rivoluzioni non c'entrano proprio nulla con l'arco parlamentare, per definizione. Dire che il comunismo è di sinistra e il nazismo di destra è una fesseria. Le dittature tali sono e basta. In nome di chi vendono messe in atto è solo una presa in giro o una copertura ideologica molto labile.

Patrizio Ho letto con molto interesse e condivido, credo però, che siamo profondamente scollati dalla realtà, credo che un operaio o un artigiano o comunque chiunque sia a contatto con la realtà di una vita quotidiana con tutti i problemi di questi giorni se ne freghi di qualsiasi teoria che qui si possa enunciare! Affitto da pagare, bollette, figli che crescono in una società drogata dai consumi e dall'esempio di programmi televisivi che definire idioti è poca cosa......noi possiamo dissertare quanto si vuole sul socialismo ma non riusciremo mai ad applicarlo la sinistra italiana ha perso il contatto con le persone, le ha tradite nel profondo dove sono i valori iniziali che ispiravano le lotte e vedevano uniti operai e studenti. Credo che si necessario ricominciare dai giovani ed educarli sui principi della uguaglianza senza rimanere legati ai dogmi della storia che sì, hanno grande valore ma i tempi sono cambiati....

Marco La così detta sinistra di oggi non rappresenta da più di 30 anni gli ideali socialisti che la ispirarono. Serviva un rinnovamento, certo. Ma non il tradimento della finanza, la svendita dello stato e dei diritti sociali, la tutela delle fasce più deboli dei lavoratori. Porto nel cuore i discorsi di Pertini, Berlinguer del sindacato che lottava a fianco degli operai . Tutto è finito. Ingoiato dal capitalismo. Lo diceva cinquant'anni fa anche un grande poeta. Pasolini

Alessio: EcoSocialismo

Marco a sinistra abbiamo mandato persone di poco valore morale (la questione morale), gente che si è venduta al profitto personale, lasciando morire i "vecchi" ideali ... che rimangono del tutto attuali vista l'implosione di questo "modello" sociale basato sul profitto e il capitalismo

Giampiero Siamo un PAESE LIBERO? o una COLONIA ?TUTTO QUESTO VI SEMBRA NORMALE? Quante basi Nato ci sono in Italia 2022? Nel 2013 erano presenti sul territorio italiano 59 basi ed installazioni militari con personale statunitensi (comprese quelle NATO), con circa 13 000 militari. Nel 2022 le basi militari con presenza militare statunitense sono salite a 120, oltre ad una ventina di basi coperte da segreto di stato. Lo Stato italiano paga ogni anno il trentasette per cento dei costi delle basi (Aviano, La Maddalena, Sigonella e altre) e delle truppe americane di stanza nel nostro paese: risulta dai documenti ufficiali di bilancio delle forze armate Usa, del Dipartimento della difesa e del Congresso (il Parlamento) degli Stati ... Quante sono le testate nucleari in Italia? Al 2018 i paesi NATO che aderiscono al programma sono il Belgio (10 - 20 testate dislocate nella base aerea di Kleine Brogel), la Germania (10 - 20 testate nella base aerea di Büchel), l'Italia (50 testate nella base aerea di Aviano e 20 - 40 testate in quella di Ghedi), i Paesi Bassi (10 - 20 testate nella base aerea ...

Daniele non posso mettere " mi piace", in quanto è una cosa drammatica, ma purtroppo è così. Stando dalla parte degli americani senza se e senza ma, stante la nostra particolare collocazione strategica nel cuore del mediterraneo e permettendo che gli americani e la NATO usino le basi aeree italiane per le loro azioni belliche o di spionaggio militare, siamo chiaramente degli obiettivi militari di primaria importanza da annichilire quanto prima in caso di conflitto o finanche di presunto inizio di un conflitto, in quanto un errore di valutazione tattica può sempre accadere.

Alessio Il filosofo Max Horkheimer descrive la società capitalista come un grattacielo dove ai piani alti vivono i ricchi e i potenti, in quelli intermedi la “gente comune” e, in quelli più bassi il sottoproletariato. A differenza, però, di molti anticapitalisti attuali, Horkheimer non si dimentica che il grattacielo ha anche una cantina, dove sono reclusi gli animali non umani, che, con la loro inaudita sofferenza, lo sostengono, ne costituiscono le “fondamenta organiche” di sudore e sangue.

Anna Io non sono in grado di fare una digressione di carattere storico. Per me la sinistra è portatrice di una cultura di collettivo, di bene (benessere?) comune, di pluralità, di destino comune. Mentre invece il pensiero e la mente di destra è rivolta al l'individualismo, al prevalere del forte sul meno forte, all'interesse del clan.... Sicuramente è una visione molto idealistica e forse cristiana. Beh, comunque mi sento molto più vicina alla mia concezione del mondo di sinistra

Antonio Si il vero socialismo, dove chi più ha più paga e chi meno ha meno paga!

Dario: Compagni dai campi e dalle officine

Claudio grazie, a voi! Salute e un augurio a tutti NOI !! E a chi come NOI, persegue lo stesso fine nobile e SOCIALMENTE, UTILE. EQUO E GIUSTO per tutti !!

Anna desiderare il bene altrui, la felicità altrui, il soddisfacimento intanto dei beni primari per tutte le persone, la parità di diritti e opportunità per tutti è necessario e doveroso. Per molto tempo la sinistra mi è piaciuta perché ha giocato questo ruolo, in un mondo che cambiano velocemente aveva bisogno di tenere saldi questi valori di civiltà. Penso che chi ha vissuto per periodo oggi abbia difficoltà a ritrovarsi nei partiti moderni, è questa è una perdita di democrazia incalcolabile.

Antonio Questione aperta che necessita di una risposta urgente. Al di là della conquista del potere, c'è un bisogno di comunità fondata su valori comuni e su una resistenza comune.

Matteo Il comportamento di molti (forse tutti, negli ultimi anni) i partiti socialisti da oltre cento anni a questa parte ha contribuito alla morte politica e sociale della Sinistra stessa. Oggi la Sinistra torna tale se esce dalla visione dell'uomo borghese da assicurare a tutti (vedi la critica di Eric Fromm in "Avere o essere?" qui sotto), fornendo un sistema alternativo e divenendo realmente progressista e portatrice di diritti per tutti, in primis quello a formazione e sanità di qualità. E sarà realmente progressista quando recupererà il suo rapporto e la stretta collaborazione con la scienza, che si dimostra capace di portare benessere per tanti (su questo aspetto, consiglio l'ascolto di questo intervento di Silvia Bencivelli e Telmo Pievani: https://m.youtube.com/watch?v=l1temmaLwTc).

Carlo La sinistra è "solidale", nel senso darwiniano e leopardiano del termine. Spiego brevemente (il discorso è lungo). Leopardi ha scritto "amo solo me stesso, per necessità di natura, e il meno possibile". Ciò vale per tutti: amiamo solo noi stessi, cerchiamo cioè di favorire il nostro stesso successo, riproduttivo, sociale, etc. Nel far questo, tuttavia, scopriamo che favorire gli altri, ossia essere solidali con loro, in buona misura finisce col favorire ancora una volta noi stessi, sia pure indirettamente. Ecco, dunque, la nostra eterna oscillazione fra questi due ineludibili "momenti", solidarietà ed egoismo. La sinistra pone l'accento sulla solidarietà (declinata nelle forme del socialismo, del comunismo, etc.), mentre le destre enfatizzano il momento egoistico. Dunque in questo senso la sinistra è intrinsecamente "solidale". Altri aggettivi, anche se, a questo punto, più criptici: "darwinista", "leopardiana". P.S.: comunque sia e a scanso di equivoci: la sinistra non c'entra un beatissimo cazzo col PD

Gianni Oggi la sinistra, quella che si autodefinisce tale in Parlamento ma che tale in realtà non é, e che in qualche modo governa in questo Paese, deve (ri)prendere a braccetto l'art.1 della Costituzione. Salario giusto, CCNL, mettere fine a questa assurda giungla nei contratti di lavoro, guerra senza quartiere allo sfruttamento che é ormai diventato una piaga nazionale. E in un mondo globalizzato, in una Ue in cui la parola d'ordine é concorrenza, stanare e distruggere tutte quelle sporche forme di speculazione che annientano il nostro potere d'acquisto. Un lavoro immane che solo una sinistra seria e autentica puó fare, non questa marmaglia di neoliberisti asserviti.

Antonio In un mondo che rispetta, l'eccentrico sarebbe superfluo. Ma....Togliendo di mezzo i catafalchi che non hanno più credibilità. Tipo la destra-sinistra-centro al servizio dei...Da oggi si rivota in Francia. Continuo a dire da anni (ogni tanto, perchè la stanchezza incombe), ma tutti i partitini comunisti-sociali-controlaguerra-di Marx-Engels e simili, quella esperienza vincente per ora, della Francia la guardano o no?

Rosario dal mio punto di vista, la Sinistra di oggi, che io chiamo Neosinistra, perché si distingue da quella delle origini, fonda i suoi valori sui diritti civili, prendendo le distanze, in modo quasi totale dai diritti sociali che, nella loro completezza inglobano pure i diritti civili. Ma a quanto pare si sono resi conto che la bestia nera contro cui lottare in difesa dei diritti sociali, cioè i cosiddetti mercati, che hanno preso il posto dell'imprenditore, sono un'entità eterea e quindi estremamente difficile da individuare e da approcciare. Ecco che per non sparire si sono riciclati sostenitori di qualcosa più tangibile come i diritti civili, il femminismo, l'ambiente, aggiungerei pure i diritti degli animali, anche sostenendo movimenti vegani e vegetariani. Tutte cose che meritano sicuramente una certa attenzione ma a discapito, appunto, dei diritti sociali, che hanno un peso umano decisamente più grande e che, ripeto, non escludono gli altri diritti poc'anzi menzionati. Per quanto riguarda il Partito Comunista di Rizzo, non so esprimermi, lo vedo un po' ambiguo. La Sinistra, ancor di più oggi, non può essere nazionalista. Bisogna battersi con forza per un'Europa decisamente diversa, un'Europa Socialista e democratica, ma che sia unita e nel rispetto delle culture nazionali.

Massimiliano io credo che sia giunto il tempo di pensare al futuro che ci aspetta. Oggi stiamo percorrendo a tutta velocità il sentiero lastricato della tecnocrazia. Il potere sta sfuggendo dalle mani del popolo (inteso come insieme delle persone) che ha la colpa di essersi assuefatto agli agi ed alla soddisfazione dei bisogni primari, facendosi inebriare dalla tecnica e dalle sue provocanti seduzioni. Oggi una ristretta èlite di persone, appositamente formate ed inserite, sta tenendo in scacco buona parte del pianeta e con la minaccia di perdere le conquiste della modernità ci sta dominando sia sul piano della quotidianità, sia su quello della nostra prospettiva di vita. I valori del passato sono via via stati messi a tacere sopprimendoli con una nuova concezione della vita, basata sulla comodità, sul consumismo esasperato, sullo sfruttamento reciproco, sull'opportunismo individualista, sull'egoismo all'ennesima potenza. Poco a poco si sta depauperando l'anima delle persone per trasformarle in soggetti funzionali ad un sistema di meccanismi perversi. La solidarietà, l'assistenza, lo sviluppo sostenibile, il progresso si sono ridotti a pure entità astratte che vengono modellate da una nuova dimensione di pensiero, un pensiero che viene calato sui soggetti senza che questi ne abbiano il minimo controllo, anzi, essi ne sono diventati strumento. Stiamo assistendo ad un fenomeno di progressiva disumanizzazione degli esseri umani: gli uomini vengono trasformati in automi, malleabili, controllabili, programmabili. Tutto questo è semplicemente allucinante e sembra che siano solo pochissimi ad accorgersene e questo è ancora più grave.

Ivan Io so soltanto che la sinistra non è rappresentata nell'attuale Parlamento italiano

Massimiliano Io sono un prolisso cronico. Vorrei avere il dono della sintesi. Comunque, per me la risposta è: rivoluzione. Mi viene solo il sostantivo.

Giovanni Il declino dell'ideale Comunista o Socialista che dir si voglia è dovuto ad un rapido e progressivi sfaldamento del "corpo sociale e politico" di riferimento dell'ideale stesso.

Venendo meno la Classe di riferimento degli ideali di Sinistra hanno trovato un vuoto e senza avere appigli dove attaccarsi si sono con il tempo "scoloriti e svuotati" di significato e valori. I valori semplici e facili che hanno soppiantato, valori e ideali più complessi da seguire e mettere in pratica, la vittoria dell'io sul noi, ha facilmente occupato spazio nella mente e nei cuori di tanti. Operai, Impiegati, Studenti hanno facilitato un riflusso che con il passare del tempo hanno creato punti fissi che è difficile dove non ci sono crepe.

Pietro a Giovanni interessante quello che scrivi. Il socialismo è da mandare in soffitta?

Giovanni a Pietro no, ma bisogna indicare nuove sfide, riprendersi vecchie conquiste e trovare nuovi riferimenti nella attuale società che ha nell'essere estremamente fluida e quindi poco intercettabile la sua prerogativa più importante.......

Massimo io partirei dal concetto che soli si ha infinitamente meno forza (politica), per cui alla fine non potremo che soccombere...Difatti tutto rema per fare in modo che la società vada in questa direzione. Occorre trovare formule per stanare la gente da casa, farla aggregare, parlare, discutere; non solo di politica (anche se alla fine, tutto è politica).

Giovanni a Massimo è giusto ciò che dici, ma questa è solo l'idea di base, i contenuti e le probabili parole d'ordine devono essere rimodulare per creare ed incentivare ad uscire di casa, poi ci vorrebbero "nuovi luoghi di aggregazione" non gestiti dai partiti, questo li renderebbe più credibili e meno asfittici...

Marco Se partiamo dal concetto di classe stiamo già facendo archeologia politica. La trasversalità sociale è il paradigma da assumere come punto di partenza e il comune denominatore è la precarietà. Non esistono classi ma dimensioni umane le quali, seppur socialmente stratificate, vivono la medesima condizione di sopravvivenza, fatta di ultralavoro e un minisalario assorbito da tassazioni e consumi superflui.

Samuele: Brava compagna Paola! Semplificando: la sinistra è il superamento degli ordinamenti borghesi, del loro modello di produzione con la collettivizzazione dei mezzi di produzione e di scambio. Semplice semplice e chi non è d'accordo e vuole essere di sinistra, in pratica non lo è! Protagoniste dei processi che segnano il passaggio dall'ordine capitalista a quello socialista sono le grandi masse antagoniste. L'esclusione di queste ultime dal processo di cambiamento implica una deformazione burocratica che degenera in caste di potere ed élite, che diventano man mano repressive, autoritarie, feroci avversarie delle classi sociali che le hanno portate al potere. In questo caso si produce un vero e proprio tradimento. Per evitare ciò bisogna attivare la delega certo ma anche la possibilità di revoca di questo istituto, organizzare postazioni decentrate di controllo sulle istituzioni politiche ed economiche dello Stato, organizzare le classi sociali in consigli con poteri di programmazione territoriale, rendere i consigli autonomi rispetto alle istituzioni politiche statuali e ai partiti che le hanno elette, impedire che un solo partito , o tutti i partiti, siano detentori del potere , creare cento mille punti di riferimento è coordinamento sociale , caratterizzare lo stato come "repubblica democratica consiliare" stabilendo in questo modo un sistema di autonomie territoriali e sociali secondo i bisogni le attese e le aspirazioni delle grandi masse presenti nei territori. Così sbocceranno uno, cento, mille fiori nei tanti giardini intorno alle nostre case mentre lo stato e le sue organizzazioni periferiche avranno un ruolo esclusivamente amministrativo, ispirato dai consigli e dall'organizzazione sociale. Chi pensa così è " di sinistra". Date uno sguardo a Raniero Panzieri.

Italia. Solidarietà internazionalista al militante...
Perù. Giocando con il fuoco. Aggiornamenti.

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